“Nell’incontro tenutosi oggi a Roma abbiamo siglato un’utile intesa con Stellantis di uscite incentivate volontarie ed abbiamo iniziato ad affrontare le prospettive degli enti italiani non produttivi, di amministrazione e di ricerca, che vengono tutti confermati pur nell’ambito delle azioni di integrazione fra FCA e PSA in Stellantis”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm resposnabile del settore auto.
“Le realtà di staff di Stellantis – spiega Ficco – contano ben 18.000 dipendenti in Italia e rappresentano un prezioso patrimonio di competenze professionali, che andrà salvaguardato e arricchito affinché possa affrontare le sfide della elettrificazione e della guida autonoma.
Oggi abbiamo ricevuto rassicurazioni e chiarimenti per così dire di ordine generale sulla conferma di tutti gli enti tecnici, a Torino, a Modena e a Napoli; emblematico al riguardo è il progetto battery hub, che catalizzerà sulle nuove tecnologie le competenze ingegneristiche torinesi; ma sapremo di più probabilmente il 7 dicembre allorquando Stellantis chiarirà le sue strategie in tema di software e di connettività.
Per noi è stato importante anche apprendere che ad oggi non esistono progetti di esternalizzazione di Services e di Security. Più in generale il confronto di oggi depone nella auspicabile direzione che nessun ente di ricerca o di amministrazione sarà chiuso e che le azioni di efficientamento non si tradurranno in dichiarazioni di esuberi. Queste assicurazioni, che vengono incontro alle richieste sindacali, sono tanto più preziose in quanto è in corso una delicata operazione di integrazione fra FCA e PSA in Stellantis, e tutti noi sappiamo quanto rischiose siano dal punto di vista occupazionale tutte le fusioni, specie se capitano in momenti turbolenti come quelli attuali”.
“Piuttosto, come già fatto per le fabbriche, abbiamo concordato – prosegue Ficco – un percorso di uscite esclusivamente volontarie ed incentivate. Più in particolare, allo scivolo pensionistico concordato in precedenza col contratto di espansione, hanno aderito 310 persone; ma abbiamo ancora altre 400 persone che in qualche modo si erano dette interessate ad uscire soprattutto per agganciare la pensione, su una platea complessiva di circa 18.000 dipendenti degli enti di staff ‘non produttivi’. A questo scopo abbiamo siglato un’intesa che consentirà uscite volontarie e incentivate attraverso la naspi per un numero massimo proprio di 400 unità”.
“Ora chiediamo che il confronto prosegua per tutte le altre realtà del gruppo, da Sevel a Cassino, da Pomigliano alle realtà finanziarie e agli stabilimenti di meccanica. In particolare per Termoli attendiamo con trepidazione da mesi la conferma definitiva della costruzione della nuova Gigafactory, preziosa non solo per quel territorio ma per l’Italia tutta”.