L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) rammaricandosi per la morte del cane di un cacciatore lasciato libero a oltre 1.400 metri di quota a Folgaria, secondo le ricostruzioni dovuta a un “branco di lupi”, ripete quel che ha già più volte affermato in occasione delle aggressioni degli orsi: l’uomo deve rispettare l’habitat degli animali selvatici e quando si trova nella “casa” dei grandi carnivori dev’essere più che prudente.
«Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, prospetta il ricorso agli abbattimenti. Stiamo valutando in sede legale se può farlo, con o senza l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente», dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Ancora una volta, invece di investire sulla prevenzione, sull’informazione, sull’educazione, la Provincia di Trento si distingue per proporre “soluzioni mano armata».