Il castello è un superstite di un’epoca passata irripetibile: il Medioevo italiano.
Per la rubrica culturale Alle origini della nostra civiltà,ci siamo recati in Provincia di Cuneo, per visitare il Castello di
Priola, appartenuto all’antica ed illustre famiglia Pallavicini di
Ceva, signori del luogo e vassalli dei Savoia.
La storia
Secondo diverse fonti storiografiche, l’affascinante castello,
costruito su uno sperone di roccia sulla sponda del fiume Tanaro,
avrebbe origini antichissime, risalirebbe nientedimeno che all’anno
mille.
La fortezza, che conserva la patina dei secoli,
faceva parte di un ampio sistema protettivo a difesa
del posto e si presentava come un poderoso corpo quadrangolare, difeso da torri
semicircolari d’angolo, imponenti mura perimetrali e guarnigioni di soldati.
Il Castello ebbe un importante peso nelle varie vicende
storiche nella zona: intorno all’anno 1515, durante l’occupazione
dalle truppe francesi di Francesco I, per risolvere una controversia
con i Marchesi di Ceva, fu bombardato e minato per mano del
maresciallo di Francia, Odet de Foix, marchese di Lautrec.
Il Castello di Priola rappresenta, tutt’oggi, un simbolo e un superstite di un’epoca
passata irripetibile: il Medioevo italiano.