I fondi destinati al paese barbaricino giungono da un lavoro di squadra portato avanti in questi mesi tra Dipartimento della Protezione civile nazionale, struttura commissariale presso la Protezione civile regionale, Regione Sardegna e Comune.
Il nuovo finanziamento va a completare gli interventi già finanziati con 19milioni dal Governo, con 11milioni dalla Regione e da altri 5milioni di euro giunti attraverso un emendamento presentato nella legge di programmazione finanziaria dello scorso anno dal senatore Giuseppe Luigi Cucca. Un totale di 50milioni che in buona parte sono già in disponibilità del Commissario per l’emergenza, Pasquale Antonio Belloi, e del Comune di Bitti.
Il sindaco. “Si tratta di una notizia straordinaria che arriva quasi inaspettata in un momento in cui siamo già fortemente impegnati per arginare l’emergenza Covid e che ci lascia particolarmente soddisfatti.
Ringrazio la struttura del Commissario Belloi, quella della Regione Sardegna e il presidente Christian Solinas, il Dipartimento della Protezione civile nazionale e il Governo per la grande attenzione mostrata al Comune di Bitti”.
Così il primo cittadino bittese, Giuseppe Ciccolini, che ha aggiunto: “Si tratta di un passo decisivo nel portare a compimento gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico perché tali risorse, sommate a quelle già disponibili dalla Regione Sardegna, ci portano a raggiungere quota 70milioni.
Adesso bisogna agire subito, in fretta perché la nostra comunità non può più attendere”. E poi il sindaco Ciccolini ha precisato che, preso atto dell’arrivo delle risorse, in questo momento è necessario che Bitti guardi al futuro. “Nessuno ha sofferto come noi la presenza di una doppia emergenza (alluvione e covid19) che ci hanno toccato direttamente e ci hanno messo in condizione di squilibrio rispetto alle altre realtà territoriali della Sardegna: attività d’impresa chiuse per mesi o ancora da riaprire, incremento dello spopolamento, calo delle nascite.
Ora, con tali finanziamenti, abbiamo l’occasione di ritrovare la normalità recuperando questo gap infrastrutturale e di sicurezza, rimettendoci quindi al pari degli altri cittadini della nostra Isola. Raggiunta la normalità sarà necessario – ha concluso Giuseppe Ciccolini – avviare un grande progetto di rigenerazione urbana del centro abitato perché Bitti deve diventare un paese modello nella messa in sicurezza e nella ricostruzione, ma anche nella ripartenza e nel creare nuove opportunità per una comunità su cui finora si è già lavorato e investito tanto: dal Parco di Tepilora al museo multimediale del Canto a Tenore, dal centro europeo per gli scout alle grandi mostre internazionali.
Un’idea di rigenerazione di un territorio dell’interno che va comunque incoraggiata e sostenuta soprattutto dopo le tragedie che hanno oscurato nell’animo il presente e il futuro di tanti cittadini”.