Viaggio nell’Isola per la cantautrice Grazia Di Michele – in tournée sotto le insegne del CeDAC Sardegna con “Poesie di Carta – Marisa Sannia, la voce del vento e del mare”, uno speciale omaggio all’artista prematuramente scomparsa tra parole, suoni e visioni in programma DOMANI (domenica 30 gennaio) alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, lunedì 31 gennaio alle 21 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano e infine martedì 1 febbraio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale. Sul palco – insieme con Grazia Di Michele (voce e chitarra) – Marco Piras (pianoforte), Fabiano Lelli (chitarra), Gioele Lumbau (viola), Ermanno Dodaro (contrabbasso) e Bruno Piccinnu (percussioni) per una preziosa antologia di canzoni sulle tracce di “Rosa de Papel” – l’ultimo album di Marisa Sannia dedicato a Federico García Lorca – tra brani di “Nanas e Janas” e “Melagranada” (dai versi di Francesco Masala) e i successi firmati da Sergio Endrigo accanto a video e immagini d’epoca, appunti e pensieri d’artista.
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Un viaggio tra parole, note e visioni con “Poesie di Carta – Marisa Sannia, la voce del vento e del mare”, il raffinato e coinvolgente concerto-spettacolo che la cantautrice Grazia Di Michele dedica all’artista sarda, voce dell’Isola, amatissima e indimenticata interprete, autrice e attrice, già protagonista al Festival La Notte dei Poeti nello scenario incantato di Nora: un’antologia di canzoni in italiano, sardo e spagnolo, per un imperdibile trittico DOMANI (domenica 30 gennaio) alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, lunedì 31 gennaio alle 21 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano e infine martedì 1 febbraio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale sotto le insegne della Stagione 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Sotto i riflettori – insieme con Grazia Di Michele (voce e chitarra) – l’affiatato ensemble che schiera Marco Piras (pianoforte), Fabiano Lelli (chitarra), Gioele Lumbau (viola), Ermanno Dodaro (contrabbasso) e Bruno Piccinnu (percussioni) per riscoprire il fascino di brani celeberrimi tra cui “Come stasera mai” di Sergio Endrigo accanto alle poesie in musica di “Rosa de Papel” – l’ultimo album di Marisa Sannia, uscito postumo nel 2008, ispirato alle opere giovanili di Federico García Lorca – e “Melagranàda” (1997) – il secondo disco in ligua sarda dell’artista di Iglesias (dopo “Sa oghe de su entu e de su mare” (1993) sui versi di Antioco Casula, meglio conosciuto come “Montanaru”) realizzato in collaborazione con il poeta e scrittore Francesco Masala.
Un dialogo a distanza sul filo delle melodie e delle emozioni tra le due artiste accomunate dall’amore per la musica e per la poesia: Grazia Di Michele, romana di origini abruzzesi, all’attivo un’intensa carriera dagli esordi con il trio Ape di Vetro ai concerti al leggendario Folkstudio nella capitale, ai primi albums “Ragiona col cuore”, “Le ragazze di Gauguin” e “L’amore è un pericolo”, la partecipazione al Festivalbar e a varie edizioni del Festival di Sanremo, la collaborazione con “Amici” di Maria De Filippi, spettacoli come “Chiamala vita” con Maria Rosaria Omaggio, “Io non so mai chi sono” e la commedia “Dì a mia figlia che vado in vacanza” di Denise Chalèm, fino a “Anime di Vetro” scritto con Rossana Casale e all’inedito “Madre Terra” con immagini video di Ari Takahashi, “incontra” Marisa Sannia attraverso l’eredità preziosa delle sue canzoni. “Poesie di Carta” è quindi un personalissimo omaggio all’artista sarda, alla “riscoperta” di un originale e variegato repertorio, frutto di un immenso talento e di una straordinaria sensibilità, di una capacità di conciliare le istanze della modernità con salde radici nella cultura dell’Isola.
Un evento multimediale in cui si fondono le diverse anime delle due protagoniste: Marisa Sannia, evocata attraverso immagini e frammenti audiovisivi, ma soprattutto attraverso la musica e le parole delle sue canzoni e i testi dei poeti da cui ha tratto ispirazione e Grazia Di Michele che insieme al suo quintetto reinterpreta quei brani, in una chiave quasi “filologica”, per restituirne intatti il fascino e le delicate armonie.
Icona della musica sarda del Novecento, ex campionessa di basket, cantautrice e attrice, Marisa Sannia (1947–2008), originaria di Iglesias, ha conquistato i primi successi negli Anni Sessanta, da Canzonissima al Festival di Sanremo, interpretando brani di Sergio Endrigo e Luis Bacalov, dall’esordio con “Tutto o niente” e “Una cartolina” (ma anche “Dai” di Canfora e Lina Wertmüller, presentata a Parigi), “Lo sappiamo noi due” (parole di Sergio Bardotti, musica di Endrigo), “Sarai fiero di me” (terzo posto nella sezione Giovani e premio della critica al Festivalbar), fino alla fortunata “Casa Bianca” composta da Don Backy e cantata in duo con Ornella Vanoni, che le valse il secondo posto nella kermesse sanremese (con oltre 500mila copie vendute). Quel fatidico ’68 ha visto anche l’uscita di “Non è questo l’addio”, già incisa insieme a “Sono innamorata (ma non tanto)”, “Io ti sento” di Armando Trovajoli per la colonna sonora di “Straziami, ma di baci saziami” di Dino Risi e “Colpo di vento”, sigla finale del programma televisivo “Ciao mamma”, “Una donna sola, Una lacrima”, oltre all’uscita del suo primo 33 giri “Marisa Sannia”.
La carriera dell’artista è proseguita tra le apparizioni alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Una Canzone per l’Europa a Lugano, il Festival di Varadero a Cuba e Expo ’70 a Osaka, il Festival di Spalato, e ancora il Festival di Sanremo: diva della musica leggera ma anche interprete di canzoni d’autore, dall’album “Marisa Sannia canta Sergio Endrigo e le sue canzoni” (1970) ai brani di Luis Bacalov, RobertoVecchioni, Francesco De Gregori, Bruno Lauzi, Amedeo Minghi e Vinícius de Moraes. Indossatrice e fotomodella, dai fotoromanzi, al teatro – con due “opere-folk”, “Caino e Abele” e “Storie di periferia”, allo sceneggiato televisivo “George Sand”, accanto a Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer e Paola Borboni e nel cast del film di Pupi Avati “Aiutami a sognare”. Il ritorno al teatro, negli Anni Novanta, con “Memorie di Adriano – Ritratto di una voce”, regia di Maurizio Scaparro, accanto a Giorgio Albertazzi, nel ruolo che fu di Maria Carta.
Dopo “L’Arca” e “Marisa nel Paese delle Meraviglie” in cui interpreta brani dalle colonne sonore dei films di Walt Disney, nel 1976 l’esordio come cantautrice con l’album “La pasta scotta”, cui sono seguiti “Sa oghe de su entu e de su mare” (1993) dalle poesie di Montanaru, “Melagranàda” (1997) sui versi di Francesco Masala, la raccolta di inediti “Nanas e Janas” (2003), in italiano, spagnolo, sardo e catalano, di cui firma testi e musiche (con la collaborazione di Maria Lai per “Solesale” e “Unu tempus chi no isco”) con l’eccezione di “Solament l’amor” del poeta algherese Antonio Canu, e “Nana de los luceros” di David Pena Dorantes e Pedro Pena Fernandez, da cui è stato tratto il recital “Canzoni tra due lingue sul cammino della poesia” presentato al Festival di Taormina e a “La Notte dei Poeti” a Nora. E infine “Rosa de Papel” (2008) su testi giovanili di Federico García Lorca: una affascinante antologia di canzoni, vere poesie in musica, da “Rosa de papel” a “El nino mudo”, “Laberytos y espejos” e “Aguila de los ninos”.
Negli Anni Duemila è uscito il cd “Canzoni per te – dedicato a Sergio Endrigo” (2001)dove Marisa Sannia interpreta “Mani bucate”, poi l’omaggio a Sergio Endrigo e il cd/DVD “Ciao Poeta” che contiene “La rosa bianca” e “Come stasera mai”; nel 2007 al IV Festival “Mille e un Nuraghe” a Perfugas, Marisa Sannia ha interpretato poesie di Antioco Casula e Francesco Masala, “Il mare” di Giulio Angioni e un’anteprima da “Rosa de Papel”. Marisa Sannia – scomparsa prematuramente nel 2008 – ha ricevuto (postumo) il Premio “Maria Carta” 2008 e Maria Lai le ha dedicato un evento speciale alla Stazione dell’Arte di Ulassai nel 2009. La voce di Marisa Sannia a risuonare nei suoi dischi e attraverso le sue canzoni interpretate in Spagna da Ester Formosa e in “Poesie di Carta” con Grazia D Michele.
Grazia Di Michele ha iniziato la sua carriera alla fine degli Anni Settanta al Folkstudio di Roma e nel 1978 ha inciso il suo primo album, “Clichè”, seguito da “Ragiona col cuore” (1983) e “Le ragazze di Gauguin” (1986) con cui ha vinto la “Vela d’argento”, poi “L’amore è un pericolo” (1988) che comprende il singolo “Solo i pazzi sanno amare”, scelto come sigla del “Festivalbar” e hit dell’estate. Nel 1990 ha partecipato al Festival di Sanremo con “Io e mio padre” in duo con Nicolette Larson (con la versione inglese “Me and my father”) ed è uscita la sua “Raccolta” tra inediti e vecchi successi; il nuovo album “Se io fossi un uomo” (1991) ha preso il titolo dal brano presentato al Festival di Sanremo (“If I were in your shoes” nella versione di Randy Crawford) mentre il 1993 è stato l’anno de “Gli amori diversi” in coppia con Rossana Casale (terzo posto al Festival di Sanremo), e la collaborazione tra le due artiste è continuata con “Alba argentina”, il nuovo album di Rossana Casale, mentre Grazia Di Michele ha pubblicato il disco “Confini”, contestualmente a un home-video contenente tutti i video realizzati fino ad allora, tra cui quelli firmati da Gabriele Salvatores.
Nel 1995 è uscito “Rudji” (Sony Music), dalla forte impronta etnica, mentre “Naturale”, un cd prodotto da Filippo De Laura, ha segnato il passaggio di Grazia Di Michele alla produzione indipendente. Poi il tour con Toquinho nel 2003 con ospiti come Gino Paoli. Nel 2005 è uscito l’album “Respiro”, ispirato all’universo femminile e alla condizione delle donne nel mondo, nel 2009 “Passaggi segreti”, in cui Grazia Di Michele affronta la condizione dei clandestini (L’ultimo dolore), la guerra (Anja del settimo cielo), la libertà negata (Il diritto d’amare). Nel 2012 è uscito “Giverny” prodotto e arrangiato dal pianista e compositore Paolo Di Sabatino, realizzato con il suo trio e la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
Nel 2015 Grazia Di Michele ha partecipato per la quarta volta al Festival di Sanremo, in duetto con Mauro Coruzzi con “Io sono una finestra”, una ballata jazz poetica e commovente, contenuta nell’album “Il mio blu” (Nar international), coprodotto sempre da Paolo Di Sabatino (con cui ha vinto il premio Lunezia per il miglior testo e il premio Cento Radio per la migliore interpretazione; secondo posto nella classifica della stampa, che assegna il premio Mia Martini).
Nel 2017 l’EP “Anime” ha anticipato l’uscita del nuovo CD “Folli voli”, un’antologia di “cover” d’autore, dove l’artista romanza duetta con Kayah, Kaiti Garbi, Maurizio Lauzi e Ivan Segreto (finalista delle Targhe Tenco nella categoria Miglior interprete); poi l’uscita di “Promesse” con i brani di 19 talenti selezionati in anni di insegnamento e il videoclip di “E’ la pioggia che va”. Nel 2019 Grazia Di Michele ha diretto il Festival di musica d’autore “A tu per tu” presso il Teatro Golden di Roma, e ha presentato in anteprima lo spettacolo teatrale “Sante Bambole Puttane” (poi trasformato in disco). A maggio è uscito “Apollonia“ , il suo primo romanzo, per Castelvecchi.
Nel 2020 ha preso il via il il progetto “Cantautrici” di Grazia Di Michele con Rossana Casale e Mariella Nava. Un tour e la scrittura di un disco a 6 mani, anticipato da due singoli “Segnali universali” (2020) e “Anime di vetro” (2021). Nel gennaio 2021 è la volta di “Madre Terra”, un mantra ecologista di grande impatto emotivo: questo nuovo lavoro scala le chart di Spotify e in breve tempo diventa il suo brano più ascoltato sulla piattaforma, superando anche le sue hit storiche.
Grazia Di Michele ha collaborato con numerosi artisti italiani e stranieri, come Lucio Fabbri, Nicolette Larson, Randy Crawford, Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, Pierangelo Bertoli, Rossana Casale, Irene Fargo, Ornella Vanoni, Toquinho, Tosca, Jose Feliciano, Massimo Bubola, Luca Madonia, Massimo Ranieri, Terje Nordgarden, Paolo Di Sabatino, Mario Venuti, Kayah, Kaiti Garbi, Ivan Segreto, Andrea Pelusi, Enzo Avitabile, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Mariella Nava. Docente di canto all’Università della Musica di Roma, per 13 anni ha insegnato la stessa materia ad “Amici di Maria De Filippi” su Canale 5.
S’intitola “Chiamala vita” lo spettacolo con Maria Rosaria Omaggio, su testi e musiche di Italo Calvino e Grazia Di Michele (2004), patrocinato dall’UNICEF a sostegno dei bambini vittime dei conflitti armati, approdato anche all’Auditorium dell’ONU di New York, da cui è tratto il cd “Chiamalavita” distribuito dai Raitrade. Nel 2008 Grazia Di Michele ha debuttato in teatro come attrice protagonista della commedia “Dì a mia figlia che vado in vacanza” di Denise Chalèm, ottenendo consensi da parte del pubblico e della critica specializzata (due mesi di repliche).
Nel corso della sua lunga carriera Grazia Di Michele ha ricevuto molti riconoscimenti: tra i più recenti il premio letterario LuccAutori, il premio Lunezia (per il valore musical letterario dell’album “Respiro” nel 2006 e migliore testo Sanremo 2015 per “Io sono una finestra”), il premio culturale Mumi, il premio Cantagiro (per il contributo dato negli anni alla Musica Italiana di qualità e alla scoperta di nuovi talenti), il premio Città dell’Aquila (per l’impegno con cui si è dedicata alla ricostruzione morale della città colpita dal terremoto), il premio Giuni Russo (2014), il premio “Le cento radio” per l’interpretazione di “Io sono una finestra” (2015), il premio Nuovo Imaie “per la sua grande sensibilità interpretativa” (2016), il premio “Mia Martini” per la sua carriera (2018), il premio “Civiltà dei Marsi (2019).
La tournée nell’Isola di Grazia Di Michele con “Poesie di Carta – Marisa Sannia, la voce del vento e del mare” è organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna, dei Comuni di Macomer, Oristano e San Gavino Monreale e con il contributo della Fondazione di Sardegna e l’apporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi gli artisti e le compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.