CS Fersaco 02/2022 | Emozioni per il debutto del Coro Regionale Sardo intitolato a don Antonio Sanna
A Porto Torres emozioni e applausi per il debutto del Coro Regionale Sardo “don Antonio Sanna”
È visibile sui canali Facebook e Youtube della Fersaco il concerto che si è tenuto nella Basilica di San Gavino
Il ricordo emozionante del Maestro don Antonio Sanna, l’impeccabile esecuzione della Petite Messe Solennelle di Rossini, il passaggio di consegne tra la direttrice Franca Floris e i direttori Laura Lambroni e Fabio Fresi per il nuovo progetto che sarà dedicato interamente alle opere del sacerdote e compositore scomparso cinque anni fa. È stato un battesimo in grande stile, domenica 16 gennaio, quello del Coro Regionale Sardo “don Antonio Sanna” a Porto Torres, nella Basilica di San Gavino. Un progetto nato più di due anni fa, stoppato dalla pandemia, ma portato a termine grazie all’impegno della federazione, dei direttori e dei coristi provenienti da ogni parte dell’Isola. L’iniziativa sostenuta dalla Fondazione di Sardegna, dall’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna e dal Ministero della Cultura è stata fortemente voluta dal precedente direttivo della Fersaco, sotto la presidenza di Maria Maddalena Simile. L’organizzazione dell’evento è proseguita durante l’attuale gestione della presidente Elena Carotti con il lavoro della Commissione Artistica presieduta da Alessandro Catte e composta anche da Barbara Agnello e Lorenzo Zonca. La realizzazione dell’evento è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell’Arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba, e della Parrocchia Santi Martiri Turritani guidata da don Salvatore Masia. La registrazione integrale del concerto, andato in onda in diretta streaming, è già visibile su tv, tablet e smartphone attraverso i canali Facebook e Youtube della Fersaco. Era palpabile l’emozione domenica nella Basilica di San Gavino, sede prestigiosa che il Maestro Antonio Sanna sceglieva spesso come location per i concerti. In platea un pubblico di amici e tanti musicisti di riconosciuta esperienza giunti appositamente da ogni parte della Sardegna per assistere all’atteso debutto. In apertura di serata è stata ufficializzata l’intitolazione del coro. «È la dedica a un grande uomo, direttore e compositore – ha esordito Alessandro Catte – che ha lavorato senza sosta affinchè il movimento corale potesse crescere in tutta l’Isola». Dopo i ringraziamenti della presidente Elena Carotti alle istituzioni ecclesiastiche e comunali e a tutti i collaboratori della Fersaco, l’ensemble diretto in questa occasione dal Maestro Franca Floris, composto da ben trentanove elementi provenienti da formazioni vocali di tutta la Sardegna, ha intonato una delle composizioni di Antonio Sanna, Rosario di Ghilarza, per suggellare ufficialmente l’avvio del progetto. Sono stati invitati a prendere la parola la sorella del Maestro, Marianna Sanna e la nipote Giulia Mulas: «Per la nostra famiglia – hanno sottolineato – è un onore che questo coro porti il suo nome e siamo orgogliosi che sia la musica a tenere vivo il suo ricordo. Come non pensare, poi, al rapporto con Franca Floris, verso la quale lui nutriva affetto e stima. Il nostro grazie va, inoltre, ad Elena Carotti, Alessandro Catte, Barbara Agnello, Lorenzo Zonca e Maria Maddalena Simile». Alla famiglia la Fersaco ha donato una targa. La serata è proseguita nel segno della grande musica, con l’esecuzione della Petite Messe Solennelle di Gioacchino Rossini. Oltre al coro misto è stato notevole l’apporto di musicisti di notevole bravura, a partire dal pianista Andrea Ivaldi, premiato in numerosi concorsi internazionali, con alle spalle concerti anche in Brasile, Canada, Cina, Australia e numerose registrazioni radiotelevisive, e Luca Sirigu all’armonium, autore di musica vocale e strumentale, già direttore di coro in produzioni operistiche e lirico-sinfonico. Pregevole è stata l’esecuzione dei solisti Veronica Abozzi (soprano), Ettore Àgati (contralto), Claudio Deledda (tenore) e Francesco Solinas (basso). Divisa in quattordici brani, come il numero prediletto di Bach di cui Rossini era estimatore, la Messa magistralmente diretta da Franca Floris è considerata un capolavoro di musica sacra pur non essendo stata concepita per un uso liturgico. Stili, tecniche compositive e caratteri sempre diversi costituiscono un linguaggio che fonde il teatro e la chiesa, dove i timbri vocali cambiano in relazione al testo, da chiari a dolci, diventando più scuri, drammatici e poi festosi, intimi e tenui. Un’opera che dal raffinato Kirye iniziale fino al commovente Agnus Dei finale ha catalizzato l’attenzione del numeroso pubblico presente nella Basilica, che al termine si è alzato in piedi per tributare un forte applauso e un riconoscimento al lavoro del Coro Regionale Sardo “don Antonio Sanna”, dei solisti, dei pianisti e della direttrice Franca Floris. In chiusura di serata i saluti della Vicesindaca di Porto Torres, Simona Fois, e del parroco della Basilica di San Gavino, don Salvatore Masia, seguiti dall’omaggio della famiglia di don Antonio Sanna a tutti gli organizzatori e coristi, con la consegna dei volumi scritti dal sacerdote: le Composizioni per coro miste ispirate da testi, melodie e ritmi di tradizione orale della Sardegna, che per volere dello stesso Antonio Sanna non sono mai state messe sul mercato in quanto la sua volontà era quella di donarle a chi fosse in grado di apprezzarle. Da registrare anche il ringraziamento della Vicepresidente Fersaco Maria Maddalena Simile «a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo grandissimo progetto. Don Sanna oggi è di sicuro in festa per noi», prima dell’annuncio finale: il passaggio di consegne della direzione del coro da Franca Floris a Laura Lambroni e Fabio Fresi, direttori rispettivamente del Coro Polifonico Turritano e dei Cantori della Resurrezione, che porteranno avanti una nuova iniziativa della Fersaco per valorizzare il lavoro di compositore svolto da Antonio Sanna. Un avvicendamento che sta alla base della creazione del Coro Regionale Sardo, il quale lavorerà per progetti: è prevista, infatti, la rotazione dei direttori per far acquisire ai coristi un ampio bagaglio di esperienze, secondo quelli che sono gli obiettivi della Fersaco e cioè la condivisione, l’aggregazione, la formazione e il confronto.