Queste le parole di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola, che continua: “Come Federazione lo abbiamo gridato ai quattro venti che occorrevano soluzioni immediate e realistiche. Macchine per areare le aule dal costo di poche decine di euro, piccoli interventi edilizi che avrebbero consentito la creazione di nuovi spazi per la didattica, recupero di strutture statali e comunali lasciate inoperose, aumento degli organici docenti e personale ATA, concretezza nella definizione dei processi di controllo e della problematica dei trasporti. Tutto questo è stato colpevolmente ignorato, forse per non dar lustro a chi osa criticare,dando però vita a grandi proclami, a indicazioni pirotecniche politicamente affascinanti, ma concretamente vuote.Un’intera estate persa a rincorrere chiacchiere e farfalle e oggi ci troviamo allo stesso punto di qualche mese fa! Un dato di fatto che non solo ci lascia sgomenti e induce ad affermare che avevamo ragione a temere che si stesse procedendo sul nulla per il nulla, ma spinge oltretutto verso il sospetto che tutto questo sia frutto di una strategia che mira al caos”.
Il Segretario Nazionale Cuzzupi continua nella sua cruda disamina: “Perché si arriva a pensare a questo? Per il semplice fatto che riteniamo quantomeno improbabile che personaggi come lo stesso Ministro dell’Istruzione e quello della Salute non siano stati in grado di comprendere le vere esigenze e quindi agire con un minimo di realismo, ascoltando non la voce dei palazzi e delle bandiere di comodo, ma quella dei corridoi delle scuole, dei docenti, dei dirigenti scolastici, degli ATA, uomini e donne abbandonati nel mare in tempesta di una più che prevedibile nuova ondata pandemica senza che gli fosse data una sola opzione credibile. Se poi, invece, non vi è una regia predeterminata – afferma Cuzzupi – allora ci troviamo in presenza di un’incapacità gestionale, se possibile, ancora più preoccupante. Ecco, oggi insieme a tutti gli attori della scuola, dai dipendenti alle famiglie degli alunni, chiediamo al Ministro – senza che si nasconda ancora dietro a logiche di parte ed equilibrismi di comodo – una risposta chiara e alle nostre perplessità e alle nostre riflessioni. In mancanza di ciò allora apparirà chiaro verso quale direzione marcia non solo il Dicastero bensì l’intero Esecutivo!