Continuano le attività dei volontari di “Uniti per i Diritti Umani” volte a far conoscere i 30 articoli che le Nazioni Unite ufficializzarono nel 1948 nella speranza di non vedere mai più il ripresentarsi degli abusi che l’umanità ha conosciuto negli anni della seconda guerra mondiale. La cittadina scelta dai volontari per divulgare materiale informativo su questo codice è stata San Gavino Monreale, centro di indubbio riferimento per il Medio-Campidano.
Non è la prima volta che i volontari battono questa zona della Sardegna e il motivo è legato alla quasi totale ignoranza dell’esistenza di questo codice o, almeno, dei suoi contenuti. Durante l’iniziativa che si è svolta nel pomeriggio di martedì 4 gennaio, con l’aiuto dei volontari della Chiesa di Scientology, i volontari si sono trovati di fronte persone che quasi pensavano che “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” fosse uno slogan, altri che, pur conoscendo qualcuno dei trenta articoli, non era a conoscenza del fatto più allarmante riguardo questo documento: a distanza di così tanti anni dalla sua pubblicazione la dichiarazione universale non è ancora considerata quale testo di legge e, solo in poche nazioni, al massimo è un codice di riferimento, ma non ha vera e propria valenza di legge.
E’ arrivata anche la storia di una persona che è stata costretta a cacciare un dipendente perché extracomunitario nonostante questo fosse un ottimo lavoratore e il titolare dell’azienda volesse continuare il rapporto lavorativo. A questa iniziativa farà seguito una nuova iniziativa a La Maddalena dove i volontari distribuiranno il materiale nel pomeriggio di mercoledì 5.
Per questo motivo informare le persone è l’unica soluzione affinché ci sia una presa di coscienza e si possa effettivamente vedere un giorni questi diritti rispettati. “I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Questo comporta la necessità di far sapere alla gente comune dell’esistenza di questi diritti, far sapere che le violazioni di questi diritti le abbiamo in casa e non sono applicabili solo a quello che noi occidentali chiamiamo “Terzo Mondo”. D’altra parte ogni persona è importante, ogni persona ha questi 30 diritti, ogni persona merita di conoscere.