Solo poco più di 70 mila euro per il funzionamento dell’ente per il 2020 e il 2021
Il presidente Zedda: «Una vergogna. Presenteremo ricorso»
Il Consorzio turistico “Due Giare” rischia la paralisi.
Il motivo è presto detto: l’assessorato regionale al turismo ha ridotto del cinquanta per cento il contributo per il funzionamento dell’ente relativo alle annualità 2020 e 2021.
«Così non possiamo andare avanti», ha esordito arrabbiato e deluso il presidente delle Due Giare Lino Zedda, «il 2022 è iniziato per il nostro Consorzio con una vera doccia fredda. Oltretutto una pesante riduzione arrivata ad attività già svolte e a bilanci già chiusi per il 2020 e il 2021. Un atteggiamento inspiegabile della Regione, che, invece che premiare la nostra resilienza anche in periodo di pandemia con la proposta di tante iniziative innovative e altri eventi in sicurezza, ci ha penalizzato riducendoci i fondi della metà e creandoci un buco in bilancio di circa 150 mila euro. Un buco, che al momento non sappiamo come colmare».
Un vero schiaffo per un patto di ferro di tredici comuni, da decenni impegnato nello sviluppo turistico della Marmilla e con diverse strutture da gestire.
Uno schiaffo, che il Consorzio Due Giare non è disposto assolutamente a subire. «Faremo una richiesta di accesso agli atti e incaricheremo un legale per presentare ricorso contro questo inspiegabile provvedimento dell’assessorato regionale al turismo>, ha aggiunto Zedda.
FONDI RIDOTTI Sino al 2015 il Consorzio Due Giare ha ricevuto dalla Regione 200 mila euro annui per il funzionamento e la gestione delle attività. Poi la media sino al 2019 è stata di circa 140 mila euro.
«Abbiamo segnalato lo scorso anno il mancato stanziamento dei fondi da parte dell’assessorato regionale al turismo per le due annualità 2020 e 2021 nonostante ci fosse una legge regionale del 2018 che lo stabiliva», ha spiegato il presidente Zedda, «dopo mesi di sollecitazioni e richieste di incontro con l’assessore regionale al turismo i fondi sono stati stanziati finalmente con la legge Omnibus del 22 novembre 2021 e il bando per l’accesso ai finanziamenti è stato pubblicato il 29 novembre con scadenza il 5 dicembre 2021, ad anno finanziario 2021 oramai chiuso». A questo punto la notizia che nessuno si aspettava. «Confidavamo nella stessa cifra ricevuta per il 2019, ovvero intorno ai 140 mila euro>, ha ammesso il numero uno delle Due Giare, <invece solo ora abbiamo potuto consultare la determina dell’assessorato regionale al turismo dello scorso 9 dicembre, solo ora appunto pubblicata nel sito dell’assessorato, che ci assegna poco più di 70 mila euro per il 2020 e il 2021. Così rischiamo la bancarotta».
L’ALLARME Il Consorzio ha programmato e realizzato attività ed eventi negli ultimi due anni sicuro che quei fondi sarebbero arrivati. «Al contrario sono stati dimezzati e siamo stati l’unico Consorzio fra quelli finanziati ad essere penalizzato in questo modo», ha sottolineato Lino Zedda, «ci stanno forse dicendo che per due anni dovevamo stare fermi e non fare nulla. Invece noi, nonostante la pandemia, abbiamo proposto la nuova versione di Olympias, il torneo dei giochi tradizionali della Sardegna, facendo giocare i bambini da casa. O lanciato l’App del Consorzio Due Giare, una promozione multimediale delle nostre risorse, facendo conoscere il territorio anche a distanza. Meritavamo una promozione. Invece siamo stati bocciati dalla Regione. E ora abbiamo un buco in bilancio di circa 150 mila euro e non sappiamo come ripianarlo». Il Consorzio turistico ha anche strutture da gestire, come il centro di promozione culturale Move The Box di Villa Verde, le aree sosta camper, i sentieri e il centro accoglienza di Myland, i maneggi, la sede delle Due Giare. «Solo per queste strutture occorrono circa 120 mila euro annui», ha riferito sempre Zedda.
LA RABBIA Il rischio che il Consorzio Due Giare si fermi è reale. «Un provvedimento assolutamente irrispettoso non solo del ruolo che rivestono i Consorzi da ormai 30 anni, ma per le attività che svolgono nei territori centrali come quelli della Marmilla e Sarcidano, attività che hanno portato risultati concreti per lo sviluppo turistico di territori cosi marginali», ha ricordato Zedda, «interventi, spesso sono esempi virtuosi di attività che mai si sarebbero potute ipotizzare senza una regia unica. Non solo sono stati creati sistemi e infrastrutture, ma si è anche creata una consapevolezza nelle comunità che le stesse possono attivare percorsi di sviluppo e crescita sociale ed economica. Un lavoro che ha aperto la strada alla creazione di reti tra comuni e territori, mettendo in evidenza le potenzialità delle stesse e consentendone la valorizzazione ottimale anche intercettando e creando relazioni con partner internazionali che hanno mostrato grande interesse al territorio». Il presidente ha aggiunto: «E poi si parla tanto di destagionalizzazione del turismo. Purtroppo questa è l’ennesima dimostrazione della scarsa considerazione e attenzione delle istituzioni verso i territori delle aree interne, di promesse disattese e che le parole di cui tutti si riempiono la bocca sul sostegno alle aree interne, non sono quasi mai seguite da fatti concreti. Oggi i Consorzi Turistici rappresentano 52 Comuni, che si occupano di fare promozione turistica e valorizzazione dei territori con un sostegno economico della Regione di meno di 10.000 euro per comune».
Il RICORSO Il Consorzio Due Giare è pronto alla battaglia. «Faremo una richiesta di accesso agli atti per capire secondo quali criteri sono stati ripartiti i fondi», ha chiuso Lino Zedda, «e daremo l’incarico a un legale di fiducia di presentare un ricorso».
Decisione già presa dal Consiglio d’amministrazione delle Due Giare nell’ultima riunione.