“Non ho voglia di studiare
Non ho voglia di ripetere questi argomenti
Sono poco chiari, poco divertenti
(…)
Voglio andare, voglio uscire con gli amici
A scappare si può essere felici
Non importa se il futuro sarà duro
Certamente non può essere più scuro del presente”
Oggi gli studenti tornano a in classe dopo le vacanze natalizie, forse non per tutti trascorse in libertà e serenità, tra quarantene e contagi. Ed in occasione della riapertura delle scuole, esce il nuovo video del brano di Gigi Marras “NON HO VOGLIA DI STUDIARE”, tratto dal suo ultimo album “Gargarismi”, disponibile in digitale e cd dallo scorso dicembre (etichetta Storie di Note). Una canzone nata anni fa per scherzo ma che ora diventa un vero inno per una generazione che da quasi due anni vive tra limitazioni, mascherine e didattica a distanza.
Uscita in versione “trailer” (poco più di 20 secondi) nel disco precedente del cantautore sardo, ha incontrato il gradimento di molti utenti di TikTok, venendo utilizzata da più di 240 giovanissimi nei loro video .
Uscita in versione “trailer” (poco più di 20 secondi) nel disco precedente del cantautore sardo, ha incontrato il gradimento di molti utenti di TikTok, venendo utilizzata da più di 240 giovanissimi nei loro video .
“L’idea del video – racconta Marras – è nata da un gioco che mio figlio Alberto, videomaker per passione e fonico di presa diretta per il cinema per professione, ha fatto su alcune vecchie foto di famiglia. Il divertimento è stato quello di animare in modo grottesco le bocche di parenti e amici in un playback demenziale sulle note di una canzone nata anch’essa per gioco, quando, avendo deciso in età matura di prendermi una seconda laurea, ho potuto rivivere impagabili momenti di non trascurabile felicità, come crogiolarmi al sole primaverile lasciando i libri chiusi sulla scrivania o come avere per collega una compagna di scuola elementare di mio figlio”.
CREDITI:
Testo e musica di Gigi Marras
Gigi Marras: voce, chitarra e flauti dolci
Giuseppe Baldino: chitarra
Ivana Busu: fisarmonica e voce
Franco Fois: basso e voce e Gigi Marras, autore del brano, alla voce, chitarra e flauti dolci.
Il mastering del brano è stato curato da Marti Jane Robertson.
L’ideazione, la regia e il montaggio del video sono stati curati da Alberto Marras (Vaneggio Productions)
L’ALBUM
Si intitola “Gargarismi” ed è il nuovo lavoro discografico del cantaingegnere Gigi Marras (Storie di note/Egea Music). L’album è disponibile, oltre che in formato cd, in streaming e nei digital stores.
Un album terapeutico, come la pratica che ne dà il titolo, che è anche il perfetto anagramma del nome dell’autore. “La mia passione ormai incurabile per i giochi di parole – si schernisce Marras – mi ha praticamente costretto a produrre un nuovo lavoro”.
Dopo “Dio mi ha fatto non credente”, il suo primo album, uscito nel 2002 per l’etichetta Storie di Note, e “Quando sarò più giovane”, pubblicato nel 2018 con Vandle99 (l’etichetta legata alle canzoni della inconfondibile voce di Andrea Parodi, con il quale Gigi ha collaborato dal 1999 al 2006), “Gargarismi” nasce durante il lockdown imposto dal Covid19.
Per questo Marras, poli-strumentista, diplomato in flauto dolce al Royal College of Music di Londra, per fare i “Gargarismi”, durante l’isolamento ha potuto collaborare con il gruppo con cui suona ormai da diversi anni, i BuFoBaldi, solo in remoto.
Il disco propone 13 canzoni e 8 “microcanzoni”. Riprendendo infatti l’idea del precedente album, troviamo, insieme ai brani dalla struttura più tradizionale, anche dei brevi frammenti (dai 18 ai 59 secondi) con testo e/o musica che aiutano l’ascoltatore a passare da una canzone alla successiva, a volte ammorbidendo la transizione, a volte esaltandone i contrasti.
Tra i brani c’è la versione completa di “Non ho voglia di studiare”. E ancora gli “straniamenti esistenziali” di chi ha come guida e riferimento una “Stella bipolare”, o il tentativo di mitigare con il cauto ottimismo di “Passano i giorni” l’assurdità dell’esistenza, ancora nel terzo millennio, di negazionisti, razzisti, omofobi, complottisti, ecc., ecc.
Ed ancora, il racconto dei tragici giorni dei bombardamenti che distrussero nel 1943 più dei tre quarti della sua amata Cagliari in “Ultimi attimi di libertà”, la rabbia disarmata verso il potere corrotto e corruttore di “Una chitarra piccola piccola” e “Il passato sembrava passato”, ma anche l’allegria e la dolcezza della tenera storia d’amore in “Sette ettolitri di zenzero”, la struggente nostalgia di “Inviti superflui”, ispirata all’omonimo meraviglioso racconto di Dino Buzzati, e il desiderio di serenità e di un porto sicuro in “Vento di burrasca” dopo che, come disse il grande Faber, tanto “Navigammo su fragili vascelli per affrontar del mondo la burrasca”.
CHI E’ GIGI MARRAS
Chitarrista autodidatta, ho studiato composizione sperimentale, mi sono diplomato in flauto dolce a Londra e laureato in ingegneria con una tesi di acustica musicale.
Ho sempre collaborato con musicisti di estrazione popolare, jazz e classica. Ho esordito col duo di canzoni e satira politica “Gigi e Marco”, nel 1980 ho fatto parte del “Trio del Tarlo”, nel 1997 ho fondato il gruppo “Muzzikasurda” col quale nel 1999 sono risultato fra gli otto vincitori della decima edizione del “Premio Recanati” col brano di mia composizione “Amore di emergenza”. Nel 2000 la mia canzone intitolata “Libertà”, si è classificata terza nella sezione in italiano del Festival di Napoli. Ho collaborato alla realizzazione delle musiche di due documentari trasmessi dalla RAI nazionale.
Nel 2001 ho prodotto il CD dal titolo “Dio mi ha fatto non credente” pubblicato da Storie di note.
Sono stato selezionato e ho partecipato alla prima, alla seconda e alla quarta edizione del Mantova Musica Festival.
Nel 2003 sono presente con la canzone “Sigarette Fini” nel CD edito dal Manifesto dal titolo “La battaglia di Canne”. Prodotto da Ricky Gianco il CD è una raccolta di brani sul tema della legalizzazione delle droghe leggere in contrapposizione alla legge Fini Giovannardi sull’inasprimento delle pene per i consumatori di marijuana.
Finalista col duo “marrasdonno” al Premio Bindi 2011 a Santa Margherita Ligure, sono stato selezionato nelle edizioni del 2008 e del 2011 fra i sedici finalisti del Premio Musicultura, rispettivamente con i brani “Nevica” e “Cadeva la pioggia” entrambi inseriti nei rispettivi CD compilation del Premio.
Nel 2014 sono risultato fra i 14 finalisti del Premio De André.
Il mio brano “Progetti per il passato” è stato inserito nel libro con CD “Il suono intorno alle parole” di Annino La Posta (Editrice Zona), pubblicato in collaborazione con il Club Tenco.
Nel 2018 è uscito per l’etichetta Vandle99 il mio secondo CD dal titolo “Quando sarò più giovane”.
Dal 2000 ho collaborato con il grande e indimenticabile amico Andrea Parodi (ex voce solista dei Tazenda) in varie registrazioni e in qualità di ospite nel suo spettacolo che prendeva il nome dalla mia canzone “Tanti Canti”.
IL VIDEO: https://youtu.be/1idC3bY8H7E