Giorno della memoria: i sardi e le tappe del trasporto 81, domani conferenza a Cagliari
I sardi e le tappe del Trasporto 81, Bolzano-Flossenbürg, 5/7 settembre 1944 è il tema dell’incontro promosso dall’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo (Issasco), dal Polo bibliotecario “Falzarego 35” e dalla Biblioteca Universitaria di Sassari, domani, giovedì 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria 2022. Dopo i saluti di Michele Pipia a nome di Falzarego 35 e di Giovanni Fiori, direttore della Biblioteca Universitaria di Sassari, la storica dell’Università di Cagliari e dell’Issasco, Valeria Deplano, introdurrà e presiederà l’iniziativa per poi dare la parola al giornalista e saggista Giovanni Maria Bellu, al ricercatore Alberto Bocchetta, alla responsabile dell’Archivio storico del Comune di Bolzano, Carla Giacomozzi, e alla bibliotecaria di Anguillara Sabazia, Daniela Pani. Alberto Rubinato leggerà alcuni passi tratti dalle opere dell’antifascista sardo, Vittore Bocchetta, deportato proprio con il Trasporto 81. Domani sarà possibile assistere al dibattito alle ore 17 nella sala “Eleonora D’Arborea” in via Falzarego 35 a Cagliari (sino a esaurimento dei posti a sedere e muniti di green pass) e in diretta Facebook sulle pagine @IssascoSardegna, @Falzarego35, @Biblioteca-Universitaria-di-Sassari. La definizione di Trasporto 81 deriva dal numero progressivo assegnato ai convogli della deportazione dall’Italia verso la Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 in virtù delle ricerche e classificazioni effettuate da Italo Tibaldi, superstite dei campi di concentramento nazisti. Secondo i dati consultabili su Arolsen Archives International Center on Nazi Persecution, i deportati partiti dal campo di Bolzano il 5 settembre 1944 e registrati il 7 settembre a Flossenbürg furono 432. A tutti fu apposto il triangolo rosso dei deportati politici, con numeri di matricola dal 21402 al 21834. Il Trasporto 81 rappresenta un esempio sia di repressione delle opposizioni al nazifascismo sia, soprattutto, di prelievo forzato di manodopera per la produzione bellica nazista. Comprendeva politici antifascisti, partigiani e cittadini accusati di essere loro fiancheggiatori, operai che avevano partecipato agli scioperi del 1944 e militari che non avevano aderito all’esercito della Repubblica Sociale Italiana. Tra i deportati con il Trasporto 81 è incluso anche Teresio Olivelli, partigiano di Bellagio, medaglia d’oro al valore militare e Beato della Chiesa cattolica. I sardi deportati nel Trasporto 81 furono quattordici.