Realizzata in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e interpretata dall’attore sordo Nicola Della Maggiora, la campagna pubblicitaria realizzata da Big D per IntendiMe promuove la tecnologia per tutti e punta all’inclusione.
Cagliari e Roma, 7 gennaio 2022 –
KitMe, il sistema sviluppato dall’azienda cagliaritana
IntendiMe che consente di rilevare suoni e vibrazioni dell’ambiente circostante tramite sensori universali, avvisando l’apposito smartwatch con vibrazione e luminosità, il tutto supportato da una app, debutta sul piccolo schermo con il suo primo spot a firma della società romana
Big D a partire dal 9 gennaio.
La portata dell’innovazione tecnologica al servizio delle persone sorde e con deficit uditivi sarà al centro dell’intervallo pubblicitario realizzato in maniera inclusiva, a partire dalla lingua principale utilizzata, la LIS (Lingua dei Segni Italiana), sottotitolata e messa in voce.
“La produzione dello spot KitMe è stata senza dubbio una piccola sfida. Approcciarsi a una nuova realtà non è mai semplice, anche quando si parte preparati – ha commentato Claudio Ammendola, regista dello spot e creativo della Big D – Fortunatamente siamo stati seguiti sin dalla fase ideativa da una interprete LIS di grandissima esperienza, Luciana Ledda, che ci ha permesso di realizzare uno spot su misura per gli spettatori sordi che fosse allo stesso tempo fruibile per tutti”.
Non a caso il messaggio dello spot è stato affidato a un volto noto della comunità sorda italiana come Nicola della Maggiora, attore sordo di origini toscane, docente e interprete di Lingua dei Segni Italiana e di informatica, che entrerà nelle case degli italiani per tre settimane attraverso gli spazi di Rai News Mattina e Rai News Access, a ridosso del TG LIS.
“Dal punto di vista registico è stato molto stimolante confrontarsi con il protagonista – ha aggiunto Claudio Ammendola – Nicola della Maggiora è infatti un vero e proprio influencer nel mondo dei sordi: grazie alla sua capacità comunicativa e alle sue competenze tecniche gode di un notevole seguito. Lavorare sul set con lui è stato uno scambio reciproco e, grazie alla presenza della nostra interprete, abbiamo avuto modo di conoscere più da vicino questo mondo e scoprirne le interessanti dinamiche di comunicazione”.
Il commercial, della durata totale di circa 2 minuti nella versione integrale, andrà in onda nel formato classico per la tv di 30 secondi. Un’ulteriore sfida che ha portato a soffermarsi su alcuni aspetti riguardanti gli standard televisivi e le particolari necessità di alcuni tipi di pubblico.
“Trenta secondi possono infatti sembrare infiniti quando interrompono un programma che ci interessa. Ma possono anche non essere sufficienti a comunicare un messaggio complesso in Lingua dei Segni – ha sottolineato Alessandra Farris, Presidente e co-founder di IntendiMe – Non è possibile mostrare contemporaneamente una persona che segna e il primo piano di un prodotto, per esempio, se non a discapito della visibilità di uno dei due. A meno che non si decida di delegare il voice over delle immagini alla sottotitolazione. Altrimenti il tempo a disposizione, di fatto, si riduce”.
Il prodotto in questione è KitMe, lo strumento attraverso cui è possibile usufruire del servizio di rilevazione, notifica e monitoraggio dei suoni offerto da IntendiMe. La tecnologia è composta da sensori universali di vibrazione sonora capaci di rilevare suoni e vibrazioni all’interno delle mura domestiche (o in luoghi assimilabili come uffici e alberghi) e trasmetterne l’avviso in tempo reale direttamente al polso dell’utente grazie a uno smartwatch ricevitore, il tutto supportato da un’apposita app per l’impostazione dei dispositivi e la gestione del servizio IntendiMe.
“Nelle immagini dello spot breve per la tv abbiamo scelto un contesto ordinario di uso domestico del KitMe – ha continuato Alessandra Farris – Nicola è al computer che lavora quando a un tratto il suo smartwatch vibra e gli segnala una notifica da parte del forno che era stato inquadrato un attimo prima. Il sensore che era stato applicato sopra una delle manopole ha infatti rilevato un suono, probabilmente la fine del programma di cottura, e Nicola può tranquillamente andare a spegnerlo senza doversi alzare più volte per controllare”.
Una pubblicità che mette l’accento su come la tecnologia, quando ben pensata, possa davvero migliorare significativamente la vita di molte persone alle prese con piccoli gesti quotidiani spesso dati per scontati. E che punta all’inclusione in ogni suo aspetto.
“Anche la post-produzione si è rivelata un’ulteriore occasione di confronto e apprendimento – ha concluso Claudio Ammendola – Sottotitolare e doppiare le parti in Lingua dei Segni ha permesso di comprendere come la costruzione delle frasi sia completamente diversa dal parlato. Trovare il giusto equilibrio tra il rispetto dell’effettivo contenuto e una costruzione accattivante per tutto il pubblico, si è rivelato senz’altro complesso e stimolante. Ciò che tuttavia ha permesso l’ottima riuscita del progetto è l’unione di vari fattori: sicuramente la validità del prodotto pubblicizzato, la competenza delle varie figure professionali e la grande sinergia che si è creata con tutto il team”.
Appuntamento quindi al 9 gennaio con un nuovo modo di concepire e comunicare la tecnologia: utile, accessibile e inclusivo.
vedi lo spot integrale