“L’Azienda Magneti Marelli ha illustrato, in generale, la strategia che intende adottare per contenere la crisi del momento e prepararsi alle sfide di competitività del futuro dovute alla transizione dal motore endotermico all’elettrico che le case automobilistiche stanno affrontando. Una buona notizia per i dipendenti presso lo stabilimento di Sulmona se pur molti attualmente sono ancora in cassa integrazione”.
E’ quanto dichiara Domenico Amiconi, Segretario Regionale Ugl Metalmeccanici Abruzzo per il quale, “il sito di Sulmona della Magneti Marelli non verrà toccato dai tagli annunciati nelle varie sedi italiane.
Le linee di azioni che intende adottare sono diverse e con una scelta che non toccherà però lo stabilimento di Sulmona, nel quale erano in precedenza stati già stanziati circa 2 milioni e mezzo di euro per attività legate al Ducato 250 mentre oggi, apprendiamo un’incremento di altri 300.000 euro.
Tutto il piano, soprattutto occupazionale, è legato all’utilizzo di accordi collettivi di prepensionamento proteggendolo con partner strategici per trasferire attività non core e da non intendersi come svendita di siti produttivi. Il totale complessivo di snellimento degli organici – prosegue Amiconi – é di circa 550 unità che coinvolgerà Dirigenti, Quadri, Impiegati e Indiretti.
Dovrà necessariamente esaurirsi entro giugno 2022, oltre a questo sono previste operazioni aggiuntive come la riduzione del 50% dei contratti esterni e l’eliminazione delle consulenze non strategiche. Inoltre per salvaguardare la presenza di Marelli in Italia è stato elaborato un piano secondo delle priorità ben delineate.
Entrando nel merito dello stabilimento Peligno, dietro richiesta espressa da parte di questa Segreteria UglM a riguardo e più nello specifico dello stabilimento Sulmonese, l’Azienda ha risposto che nessuno stabilimento oggi è in trattativa di vendita: ciò non toglie, ma questo vale anche per altri stabilimenti, se si presentasse un’acquirente con un’offerta allettante si potrebbero fare delle valutazioni.
Facendo invece un’attenta riflessione partendo da verbali d’incontro precedentemente discussi con le Oo.Ss., i vertici di Marelli Italia hanno confermato che lo stabilimento di Sulmona, continuerà ad avere un ruolo centrale e probabilmente non sarà interessato alla riduzione di organico tenendo in considerazione che qualche uscita volontaria incentivata è già stata realizzata prima della fine del 2021.
E’ evidente che ogni parte in causa, Istituzioni, Governo, parti Sindacali e Azienda, dovranno confrontarsi con un tavolo sull’automotive per scongiurare un crack industriale senza precedenti e che allo stesso tempo tuteli tutti i lavoratori delle aziende in crisi. Auspichiamo – conclude Amiconi -, che nel più breve tempo possibile, l’Azienda convochi un tavolo con le OOSS e le RSA per entrare nel merito del programma da attuare nello specifico del sito Abruzzese”.