Gli effetti del Covid si fanno sentire. Ancora. A livello nazionale e locale solo in alcuni territori si è rientrati, nel 2021, su standard economici pre-pandemici. Lo ha rilevato la Camera di Commercio di Sassari nell’analisi dell’ufficio studi sui dati Unioncamere e Infocamere e dedicato a questo difficile momento, nel quale sono stati osservati e descritti numerosi indicatori capaci di rilevare quanto la pandemia continui ad influenzare tessuto economico territoriale. E come il sistema imprenditoriale stia dimostrando di reagire.
L’indagine effettuata ha preso in considerazione una serie di dati fortemente connessi tra loro e che ha determinato a livello regionale un tasso di crescita dell’1,87% (media nazionale 1,42%) e un 2,7% relativo al nord Sardegna (nel 2020 il tasso stazionava su uno 1,16%). Per un totale che vede il 32% delle imprese isolane dislocato a nord (il 40% nel Cagliaritano, il 19% a Nuoro e il restante 9% ad Oristano).
“La lettura dei numeri deve essere equilibrata, soprattutto se sono positivi- è il parere del presidente della Camera di Commercio di Sassari, Stefano Visconti- anche perché la realtà ci restituisce un panorama imprenditoriale ancora segnato dalla pandemia. Da cui stiamo cercando faticosamente di uscire. Tuttavia il nostro sistema tiene, anche se i settori reagiscono in maniera differente, anche grazie anche agli interventi pubblici.”
A nord nel 2021 sono state registrate 3252 iscrizioni e 1761 cessazioni su un totale di quasi 46mila imprese attive – quasi 28mila nel Sassarese e poco più di 18mila in Gallura- per oltre 126mila addetti. Approfondendo il dato, la Gallura ha fatto registrare una eccellente performance con un tasso di crescita del 3,27% (variazione attiva sul 2020 dello 0,62%) e il nord ovest si attesta su un 2,32% ( in questo caso la variazione, seppur lieve, è negativa rispetto all’anno precedente: -0,27%).
Nel nord Sardegna la crescita del numero delle imprese attive nel campo dell’alloggio e ristorazione cresce sia rispetto al 2020 (del 2,2%) che al 2019 (+4,1%). Da segnalare che il 2021 ha riportato il livello degli addetti all’anno pre-pandemico. Infatti il comparto registra oltre 22 mila addetti, solo 26 unità in meno rispetto al 2019 e quasi 2.000 in più se confrontato con il 2020.
Nella dinamica delle imprese, nell’ordine, commercio, primario, servizi, costruzioni e turismo rappresentano lo zoccolo duro del sistema del nord Sardegna e capaci di occupare un gran numero di addetti, per una variazione attiva del 4,5% con 5.500 addetti in più rispetto al 2020 (anno nel quale si registrò un crollo con una perdita di quasi seimila posti di lavoro). Per una crisi trasversale che ha colpito in maniera consistente, tra gli altri, il settore del commercio.