«Si è trattato di un intervento complesso – spiega il Direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia del Presidio Ospedaliero San Francesco, Maurizio Paulis – anche perché siamo stati costretti a operare completamente “bardati” per alcune ore». «Il paziente – prosegue Paulis – presentava una lussazione con frattura della colonna vertebrale, a livello cervicale (C5, C6), la qual cosa ha reso particolarmente laborioso il lavoro dell’anestesista, che con grande abilità e professionalità ha intubato il paziente da sveglio e ha consentito di portare al successo l’intervento di stabilizzazione della colonna cervicale».
Un grande lavoro di squadra che, oltre alla Neurochirurgia, ha visto quindi il prezioso intervento dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, guidata dal Dottor Peppino Paffi, e l’insostituibile lavoro dell’equipe infermieristica del Blocco Operatorio, affidata a Roberto Sogos.
Non è la prima volta che l’Ospedale San Francesco di Nuoro, pur non essendo più “ospedale Covid”, tratta casi importanti di urgenze, specialmente di area chirurgica, di pazienti positivi al virus. Ad esempio è di giovedì scorso, 13 gennaio, un intervento su paziente COVID che ha visto il grande lavoro dell’Unità Operativa di Urologia, diretta dal Dottor Giampaolo Cossu.
«In questi mesi – conferma la Direttrice del Presidio e responsabile del Blocco Operatorio, Dottoressa Grazia Cattina – durante tutta l’emergenza pandemica, l’Ospedale San Francesco di Nuoro ha subito enormi cambiamenti ed ha contribuito in modo considerevole al contenimento delle varie problematiche, che di volta in volta emergevano, dimostrando una elevata disponibilità e flessibilità. A maggior ragione da quando non è più ospedale Covid. Lo dimostrano questi eccezionali esempi di trattamento di pazienti in emergenza, per i quali era evidentemente impossibile operare un trasferimento in altri centri Covid».