“Non siamo disposti a tollerare in nessun modo insulti gratuiti e privi di fondamento alla categoria e alla professione”. Parte da questa dichiarazione, a firma di Gianluca Chelo, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Sassari, una netta presa di posizione rispetto a commenti e scritti diffamatori pubblicati sui social network contro gli infermieri.
Un impegno concreto che si traduce con un’attività di vigilanza, verifica e intervento per sostenere i colleghi vittime di insulti e messaggi denigratori in rete.
Il 14 gennaio è stato infatti presentato un Esposto alla Procura della Repubblica per denunciare i fatti avvenuti tra Natale e Capodanno dove su un noto gruppo Facebook veniva pesantemente offesa la professione infermieristica nella figura di una collega e del suo reparto, entrambi descritti con parole ingiuriose.
“Gli infermieri – spiega Chelo – da ormai due anni sono allo stremo delle forze ma non hanno mai smesso di fornire professionalità e tutela alla cittadinanza, spesso in condizioni assistenziali complicate, sovraffollamento ospedaliero e accessi aumentati in maniera esponenziale nei pronto soccorso, con organici ridotti all’osso in qualsiasi unità operativa, con dinamiche contrattuali troppo spesso precarie”.
Ad esser stata pubblicamente denigrata è stata l’intera professione ed in particolare i colleghi che operano nel reparto infettivi Covid, uno dei luoghi maggiormente esposti alla delicata situazione che l’emergenza sanitaria ha definito negli ultimi due anni e che, in più occasioni, ha invece ottenuto il silenzioso plauso da parte di chi l’ha vissuto come paziente.
Come spesso accade per i post polemici, una volta pubblicato sul gruppo Facebook il messaggio di accuse nei confronti dell’infermiera e del reparto è velocemente rimbalzato da un profilo all’altro, generando sdegno e delusione da parte dei colleghi e una positiva difesa da parte della cittadinanza che conosce e ha potuto constatare l’alto livello di eccellenza dei professionisti che operano sul territorio.
Da lì la segnalazione all’OPI Sassari attraverso i canali istituzionali e l’immediata presa in carico della situazione che, dopo le opportune verifiche, si è concretizzata con un documento di denuncia ufficiale che ha portato a querelare la scrivente lanciando un messaggio chiaro ai leoni da tastiera.
“Non accettiamo più di stare in silenzio davanti a situazioni di questo tipo – conclude Chelo – l’OPI Sassari sarà vigile, attento e intransigente e pronto a denunciare senza indugio chi, dietro uno schermo, mette in dubbio la professionalità e l’operato dei nostri colleghi”.