Pittella (sen. PD): “Il gioco legale è un settore prezioso per il paese in termini di volumi di fatturato, gettito per l’erario, forza lavoro occupata e di efficace contrasto alla criminalità organizzata”. |
“Il gioco legale è un settore prezioso per il paese in termini di volumi di fatturato, gettito per l’erario, forza lavoro occupata e di efficace contrasto alla criminalità organizzata. Eppure la risposta che appare emergere realisticamente, e lo dico con amarezza, è che il futuro del settore è aggravato drammaticamente dalla afona colpevolezza del legislatore che continua a trattare il settore come se fosse irrimediabilmente colpito da una peste congenita legata ad un giudizio non morale, ma moralistico dell’attività del gioco.
Come è noto il tema del gioco legale mi ha appassionato da inizio della legislatura in modo controcorrente perché vi ritrovavo tutti gli elementi tipici delle contraddizioni italiane”. E’ quanto ha affermato il senatore del Partito Democratico, Gianni Pittella, durante l’evento ‘Il mercato del gioco: prospettive economiche e sociali’ organizzato dalla Luiss Business School” – come riporta l’Agenzia Agimeg. L’Italia rappresenta un modello nell’aver assunto nel monopolio dello Stato le attività del gioco costruendo un sistema di regole concessorie, di vigilanza, di controlli e di recupero del gettito fiscale che in un colpo solo ha sottratto alla criminalità miliardi di euro e definito occupazione stabile e legale. La contraddizione è però che questo sistema di regole dovrebbe essere periodicamente aggiornato, reso omogeneo nel paese, adeguato ai tempi e reso capace di reagire all’evoluzione tecnologica. Ma di questo settore e dei cambiamenti si parla il meno possibile e anche per questo l’iniziativa odierna è importante. Nel 2020 tutte le tipologie di gioco hanno fatto registrare una forte riduzione rispetto all’anno precedente e la riduzione complessiva della raccolta ha nascosto uno spostamento verso l’illegalità. Ciò ha evidenziato l’importanza di sostenere le attività legali per non lasciare spazio al mondo delle mafie. La prima cosa da fare è dare certezze. Un orizzonte adeguato è essenziale per ogni attività d’impresa e ancor più per questo tipo di attività. Gli ultimi anni sono stati fatti di proroghe, ma ammettiamo onestamente che abbiamo avuto il tempo per farlo e lo siamo ancora. Questo è il messaggio che affido al sottosegretario al Mef, Federico Freni. In assenza di una normativa di coordinamento statale che dettasse i criteri da rispettare il contenzioso è sorto in tutto il territorio italiano poiché le Regioni e i Comuni sono intervenuti in modo difforme, pensando solo al distanziometro che ha creato effetti espulsivi per le attività legali a favore di quelli illegali. Innanzitutto bisogna ripartire dalla Conferenza Unificata del 2017 adeguandola mettendo al centro le politiche di prevenzione dalle dipendenze e di mantenimento di un’offerta adeguata alla domanda. Il testo unico è necessario per far terminare la confusione normativa. Il riordino è essenziale anche perché è prodromico al rinnovo delle concessioni. L’impossibilità di celebrare procedure selettive di alcuni dei più diffusi prodotti di gioco è il risultato dell’incapacità legislativa. Bisogna riavviare il circolo virtuoso dell’ordinario esercizio delle concessioni. ac/AGIMEG |
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