Se ci fosse un augurio da dare e da darsi per un nuovo anno, certamente sarebbe che fosse libero da qualsiasi tipo di droga. Un po’ tutti sappiamo che può sembrare utopico ottenere un risultato del genere, ma certamente le famiglie che patiscono la sofferenza di avere un figlio caduto nella trappola della droga, esprimono una preghiera ogni giorno affinché questo si realizzi e magari anche una maledizione per quel giorno in cui il proprio caro ha fatto uso di droga per la prima volta.
I volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga perseguono l’idea secondo cui, come disse L. Ron Hubbard “l’arma più efficace contro la droga è l’educazione”. Educazione intesa come istruzione volta a far comprendere ciò che causa la droga. Educazione anche in termini da far comprendere a quale strada si va incontro se si sceglie la via degli stupefacenti.Ecco perché nelle giornate di martedì 4 e mercoledì 5 gennaio i volontari si sono suddivisi in diversi gruppi per distribuire centinaia e centinaia di libretti informativi su quelli che sono gli effetti della droga.
Lo hanno fatto a Cagliari, a Olbia, Nuoro e Oristano, coinvolgendo le persone e facendo capire perché l’informazione sia la prima e principale arma contro la droga. Alcuni dicono che i ragazzi conoscono gli effetti della droga e se ne infischiano. L’esperienza dimostra che proprio il fatto che gli adulti pensino questo sia il principale motivo per cui i ragazzi si sentono giustificati ad abusare della propria “libertà di sperimentare”.
Sono frequenti le storie di persone che sono rimaste lontane dalla droga che riferiscono ai volontari di aver ricevuto una lezione a scuola, aver visto un video in rete o essersi informati sui reali effetti della droga, spiegando che questi sono stati gli strumenti che li ha tenuti lontani dall’uso di stupefacenti. Indubbiamente il lavoro da fare è tanto, ma una sola vita salvata ripaga di tutto il lavoro fatto. Per questo le iniziative continueranno all’insegna di una società libera dalla droga.