“Bisogna ascoltare il grido di dolore che sale dalle aree interne della nostra isola. L’Ogliastra, il Sarcidano, il Goceano e altre terre patiscono difficoltà per ragioni morfologiche, economiche e sociali: non devono essere penalizzate anche nel diritto ad avere servizi sanitari dignitosi, al pari di altre aree della Sardegna, se non del Paese.
L’appello dei comitati che si sono costituiti per chiedere il rispetto minimo di quanto garantito dalla Costituzione, per quanto mi riguarda, non cadrà nel vuoto. Ho già espresso le mie convinzioni sulla situazione della sanità nella nostra Regione e ribadisco che i territori più deboli devono essere rafforzati, partendo dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi.
Il parametro dei bisogni e dell’equità deve venire prima di altri. Comprendo molto bene l’esasperazione di chi si sente abbandonato, e non dimentico che la competenza primaria della Regione autonoma dovrebbe essere a servizio di tutti i sardi allo stesso modo, altrimenti la nostra specialità non serve a niente.
Per quanto mi compete, non lascerò nulla di intentato e depositerò un’interrogazione al Ministro della Salute affinché valuti come intervenire in questa vera e propria emergenza”. Lo dichiara la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), rispondendo all’appello dei comitati e delle associazioni per la difesa della sanità nella Sardegna centrale, che hanno chiesto alla Regione e al Governo di proclamare lo stato di emergenza sanitaria nelle aree interne dell’isola.