SASSARI: SERVIZIO DI FARMACIA TERRITORIALE DA TERZO MONDO. DESIRÈ MANCA (M5S) PRESENTA UN’INTERROGAZIONE A SOLINAS E NIEDDU.
“Da una parte centinaia di persone fragili costrette ad attendere il proprio turno in fila all’aperto, in estate sotto il sole e in inverno sotto la pioggia battente. Dall’altra, gli operatori addetti allo sportello, costretti a consegnare i farmaci e i presidi medici attraverso delle piccole finestre, sempre aperte a prescindere dalle condizioni del tempo. È questo lo stato indecente in cui versa la farmacia territoriale di Sassari situata in via Zanfarino”.
“Mi chiedo come si possa accettare che un servizio rivolto in primis ai malati gravi venga erogato in tali condizioni“, osserva Desirè Manca (m5s), che sottolinea: “Stiamo parlando di persone fragili o fragilissime alle quali non è nemmeno consentito riposare qualche minuto, poiché non sono presenti sedie o panche per sedersi e l’unico gazebo per potersi riparare dista decine di metri dagli sportelli. Ma non essendoci la possibilità di ritirare un ticket numerico, spostarsi è impossibile se non si vuole perdere il turno“.
Condizioni inaccettabili nella fruizione e negli spazi adibiti
Questa la denuncia della consigliera regionale dal Movimento 5 Stelle Desirè Manca che ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Nieddu per chiedere l’immediata risoluzione di tali problematiche.
“Alle vergognose code all’aperto, inoltre, si sommano i problemi legati agli spazi, angusti e del tutto inadeguati. La farmacia territoriale di via Zanfarino è composta da soli quattro locali in cui si trovano stipati migliaia di pacchi contenenti farmaci e dispositivi. I pallet ricoprono quasi interamente tutte le superfici libere, non solo il magazzino”.
“Sembra quasi incredibile che a causa della mancanza di volontà politica e di organizzazione un servizio che potrebbe essere organizzato efficientemente versi in questo stato. Uno stato dal quale si evince chiaramente l’assoluta mancanza di considerazione e di rispetto nei confronti di tutti i malati, quali diabetici, nefropatici e persone affette da malattie rare”.