Tre miliardi all’agricoltura: è una leva strategica per il rilancio del paese.
Nella nuova legge di bilancio raddoppiati i fondi rispetto allo scorso anno
Forte spinta sulla valorizzazione delle filiere e attenzione verso i rischi ambientali
La nuova legge di bilancio ha conferito ancora maggiore centralità al ruolo dell’agricoltura nella politica degli incentivi: è questa l’opinione di Giuseppe Arleo, Coordinatore dell’Osservatorio Next Generation di Competere.eu, think tank europeo impegnato a promuovere politiche che favoriscano la transizione verso filiere resilienti e sostenibili.
Secondo Arleo, con lo stanziamento di oltre 3 miliardi di euro si ribadisce come il settore primario, e la filiera agroalimentare, rappresentino una priorità nelle politiche economiche assunte dal nostro Paese.
Ben vengano quindi il potenziamento delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché l’istituzione dei Fondi ad hoc dedicati alla tutela ed al rafforzamento delle filiere agroalimentari.
Valorizzare un settore strategico
Tenendo conto che allo stanziamento imponente dei fondi si aggiungeranno, a livello locale, i fondi regionali ottenuti nella programmazione 2021 – 2027 per le imprese del settore primario e le loro filiere, si apriranno importanti possibilità di sviluppo dell’offerta di prodotti agricoli, favorendo così l’adeguamento dei livelli competitivi alle nuove sfide che si avranno nei prossimi anni.
I fondi messi a disposizione con la legge di stabilità sono raddoppiati rispetto allo scorso anno puntando molto sulla valorizzazione delle filiere, senza dimenticare la tutela a fronte di eventi calamitosi o climatici avversi, con il sostegno a misure preventive contro il rischio ambientale.
Con il rifinanziamento del Fondo per la competitività delle filiere e dei Distretti del Cibo, e il rafforzamento di alcune filiere come quelle delle carni bianche, dell’apistica, delle piante officinali, della frutta in guscio, della birra, grazie al taglio delle accise, oltre al settore vitivinicolo DOP IGP e biologico, si pone una politica di incentivi articolata, con l’obiettivo di valorizzare un settore prioritario per la nostra economia.
1,1 Miliardi di misure orizzontali
I fondi previsti sono davvero imponenti e di essi alcuni hanno un carattere “strategico” di primario impatto rispetto al passato:
- 941,5 milioni di euro, fino al 2027, a tutela del rischio di cui 691,5 con l’istituzione del Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali e 250 milioni destinati alle Assicurazioni agevolate.
- 381,5 milioni di euro di agevolazioni fiscali e tributarie, compresa la proroga del Bonus Verde, con lo stanziamento di 237 milioni di euro, a valere sul 2023, per l’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari relativi ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. 74,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia, 54 milioni di euro nel triennio 2022-2024 per la proroga della decontribuzione degli imprenditori agricoli e gli agricoltori diretti under 40. 16 milioni di euro destinati alla riduzione delle accise per i birrifici artigianali che producono meno di 60.000 ettolitri annui, al fine di stimolare la ripresa produttiva e lo sviluppo della filiera connessa al comparto brassicolo.
- 1.140 milioni di euro di “misure orizzontali” destinando 900 milioni fino al 2027 per il rifinanziamento della nuova Sabatini; 240 milioni di euro fino al 2030 per il Fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili. Prorogato inoltre fino al 2025 il credito d’imposta transizione 4.0 e rinviate fino al 2023 le misure di plastic tax e sugar tax.
- Lo sviluppo dei Fondi del settore agroalimentare avrà una importante dotazione di 287,5 milioni di euro: 160 milioni per l’incremento dell’attuale Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. 76 milioni destinati all’istituzione di due Fondi a sostegno degli investimenti in beni strumentali e della valorizzazione di DOP, IGP e STG e delle eccellenze della ristorazione e della pasticceria italiana.
- Le misure a sostegno degli investimenti in agricoltura hanno una dotazione di 201,5 milioni di euro: 120 milioni indirizzati al finanziamento della misura “Distretti del cibo”, 80,5 milioni destinati ad Ismea per i suoi bandi di finanza agevolata e strutturata, 1 milione di euro per le etichettature con meccanismi di tecnologia avanzata dei vini DOP, IGP e biologico.
- La tutela e lo sviluppo del patrimonio forestale ottengono invece fino al 2032 ben 420 milioni di euro. Le finalità sono la realizzazione della Strategia forestale nazionale e il finanziamento del Fondo per lo sviluppo delle montagne della Presidenza del Consiglio dei Ministri (100 milioni per il 2022 e 200 milioni dal 2023).
Sicuramente- sostiene Arleo- il carattere pluriennale e imponente delle misure previste rappresenta un punto importante di partenza per la tutela e la salvaguardia del settore agricolo e filiere, che può rappresentare un volano importante per la nostra economia.