Ufficio Stampa: Bando della Regione per la valorizzazione dei borghi abbandonati e a rischio abbandono
Il fascino dei borghi abbandonati della Sardegna: il bando della Regione per la loro valorizzazione
Il Comune di Masullas presenta la sua candidatura e chiama a raccolta cittadini, imprese e associazioni in un incontro pubblico per una co-progettazione integrata, dove saranno in primis gli abitanti a fornire le proprie idee e supporto.
Ben sappiamo quanto la nostra Isola abbondi di borghi storici, a rischio abbandono o abbandonati. Piccole realtà gioiello che abbiamo il dovere di valorizzare e riorganizzare, sia per la memoria storica che per lo sviluppo economico e sociale della comunità. La Regione, attraverso l’Assessorato della Pubblica istruzione, ha pubblicato l’avviso rivolto ai comuni della Sardegna per la manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi abbandonati e a rischio abbandono, finanziato nell’ambito dei fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il Comune di Masullas proporrà la sua candidatura e, venerdì 21 gennaio alle 17:30 in aula consiliare, l’Amministrazione comunale organizzerà un incontro pubblico di confronto con i cittadini, le imprese e le associazioni locali. “Crediamo che la co-progettazione e il coinvolgimento delle popolazione sia alla base per la partecipazione ad un simile progetto”. L’avviso, dedicato ai piccoli borghi di massimo 300 unità abitative, è finalizzato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti in questi piccoli centri. Insieme all’obiettivo di tutela del patrimonio culturale l’interesse è rivolto anche alle esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. “Il centro storico di Masullas ha tutti i requisiti per partecipare alla manifestazione di interesse, sottolineano dall’Amministrazione cittadina. Tali requisiti rispondono perfettamente agli indirizzi dati dalla Regione”. Si tratta senza dubbio di un’occasione unica per il rilancio dei borghi e delle loro ricchezze territoriali e naturalistiche, nell’ottica di trasformare un patrimonio disperso in un patrimonio diffuso.