«Solidarietà e vicinanza dell’Usigrai alla collega Cinzia Fiorato. L’incendio dell’auto della giornalista del Tg1 è un gravissimo episodio. Si faccia subito luce su quello che è accaduto e si individuino i responsabili». Così, in una nota, i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico commentano quando accaduto alla collega e al suo compagno, l’avvocato Vincenzo Iacovino, la notte tra sabato 26 e domenica 27 febbraio.
«Dopo svariate minacce e attacchi personali, questa notte la nostra macchina, la Rover di Enzo, che era parcheggiata in P.zza della Libertà è stata data alle fiamme e completamente distrutta. Questo è il vero mondo che sta dietro la “movida” di Monterotondo. L’incendio
doloso è partito dalla nostra Rover, a cui sono state bruciate le gomme. Le fiamme hanno poi coinvolto e distrutto l’intera vettura e danneggiato due automobili che erano parcheggiate vicino. Oramai Monterotondo è in mano alla malavita e questa gravissima azione intimidatoria e ritorsiva intende sicuramente silenziare la nostra attività di denuncia delle infiltrazioni criminali nella vita notturna della città. Ovviamente noi non ci faremo intimorire», denuncia su Facebook la giornalista.
«Dalla parte di Cinzia Fiorato e dell’avvocato Iacovino ‘avvertiti’ con una bomba contro l’auto, accendere i riflettori sui covi e sanzionare gli aggressori con rigore e tempestività», il tweet di solidarietà del presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.