Adinolfi: Gravi parole amato su Referendum
Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, critica duramente leparole del presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, sul non cercare “il
pelo nell’uovo” nei quesiti referendari che saranno sottoposti a validazione della
Consulta il 15 febbraio prossimo, tra cui il referendum Cappato: “Giuliano Amato è
chiamato il dottor Sottile non per caso.
Sa bene che il referendum Cappato va rigettato perché è palesemente viziato, la precedente giurisprudenza della Corte Costituzionale non gli lascia scampo.
Amato sa che abbiamo messo per iscritto come Popolo della Famiglia in una lettera aperta argomenti giuridici che sono inoppugnabili.
Ora da presidente della Consulta vuole forzare la mano aiutato da media compiacenti. Le sue sono parole gravissime e pericolose, totalmente inopportune alla vigilia di un
pronunciamento decisivo come quello del 15 febbraio sul quesito.
Dimostrano che la Corte Costituzionale è strumento giuridico di parte e non organo di garanzia per i cittadini. Fossimo in un Paese normale interverrebbe il Capo dello Stato, supremo garante. Ma Mattarella ha già dimostrato mutevolezza nelle granitiche certezze che voleva offrire al Paese, ora sarà distratto dal dover riaprire gli scatoloni”.