Alessandro Solinas, elezioni: “Contributi viaggio e voto a distanza, la Regione preveda maggiori agevolazioni per il voto dei fuori sede”
Alessandro Solinas: “L’avvicinarsi delle elezioni amministrative della prossima primavera, in un periodo complicato come quello che stiamo attraversando a causa della pandemia, impone una seria riflessione sulla questione del diritto di voto dei cittadini residenti in Sardegna ma che, per ragioni di studio o lavoro, sono temporaneamente domiciliati fuori dall’isola.
È sempre più frequente, complice il carovita, il fatto che molti elettori, in particolare i ragazzi che studiano all’università, trovino poco agevole e sicuramente eccessivamente dispendioso, tornare nel proprio Comune di residenza per votare. Poiché l’espressione del diritto di voto rappresenta la più alta forma di libertà Democratica ed è un dovere civico partecipare attivamente alle consultazioni elettorali, credo che la Regione, considerata inoltre la condizione di insularità della Sardegna, debba intervenire concretamente per aiutare i fuori sede prevedendo un contributo alle spese di viaggio effettivamente commisurato alle spese sostenute, fino a un massimo di 250 euro”.
Così il consigliere regionale del M5s Alessandro Solinas ha presentato una mozione che impegna il Presidente della Regione e l’assessore regionale della Sanità ad attivarsi per garantire l’esercizio del diritto di voto per le elezioni comunali, le elezioni provinciali, le elezioni regionali e per i referendum abrogativi e consultivi a carattere strettamente regionale, a tutti gli elettori sardi domiciliati in un comune situato in una regione diversa dalla Sardegna.
“Una soluzione alternativa altrettanto valida – conclude il consigliere – che necessità però di tempistiche di attuazione più lunghe, può essere quella di consentire agli elettori sardi aventi diritto di votare per le elezioni comunali nella Prefettura del Comune in cui hanno eletto il proprio domicilio. Ad ogni modo, gli elettori più giovani, come gli studenti fuori sede, stanno risentendo al pari di tante altre categorie, gli effetti della crisi economica legata all’emergenza sanitaria, e credo sia doveroso aiutarli a non perdere un diritto garantito dalla Costituzione come quello di voto per questioni meramente economiche”.