Cambia la Costituzione per tutelare l’ambiente, basterà a tutelarlo?
Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) : ” Per essere coerente questo Parlamento, prima della fine del suo mandato, dovrebbe approvare la legge per limitare il consumo di suolo e mettere la risorsa acqua, in termini di quantità e qualità, al centro dell’interesse collettivo; magari sancendo che l’accesso all’acqua è un diritto per tutti e che la stessa, è un bene comune e deve restare pubblico”.
“Per essere coerente questo Parlamento, prima della fine del suo mandato, dovrebbe approvare la legge per limitare il consumo di suolo e mettere la risorsa acqua, in termini di quantità e qualità, al centro dell’interesse collettivo; magari sancendo che l’accesso all’acqua è un diritto per tutti e che la stessa, è un bene comune e deve restare pubblico”. Lo ha dichiarato Antonello Fiore, geologo, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.“Quello che emerge dalle cronache quotidiane è che l’ambiente e la vita che esso ospita devono essere tutelati dalle economie sempre più aggressive e fameliche. Lo aveva ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso d’insediamento lo scorso 3 febbraio (https://www.quirinale.it/elementi/62272), quando elencando le priorità per ricostruire un’Italia migliore dopo l’emergenza sanitaria, economica e sociale ha dichiarato che si aspetta “Un’Italia impegnata nella difesa dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi, consapevole delle responsabilità nei confronti delle future generazioni”.
La Camera dei deputati, festosa nelle dichiarazioni – ha proseguito Fiore – ha approvato in via definitiva lo scorso 8 febbraio, con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, la proposta di legge costituzionale che modifica la Costituzione aggiungendo la tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali. La proposta approvata ha integrato l’art.9 della Costituzione con il testo “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” e precisando nell’art. 41 della stessa che l’iniziativa economica privata è libera non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno, oltre che alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, anche alla salute e all’ambiente. Nello stesso articolo 41 è stato necessario precisare che la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali
(https://documenti.camera.it/Leg18/Dossier/Pdf/AC0504c.Pdf).
Ritengo particolare tutto questo entusiasmo, come se fino a oggi non ci fossero leggi per tutelare l’ambiente o come se, senza questa modifica della Costituzione, l’interferenza tra quello che facciamo e i delicati e dinamici equilibri della biosfera e della geosfera non fosse manifestamente dannosa per l’ambiente”.
Ed intanto particolare successo per il ciclo di webinar promosso dal Rotary Club di Ottaviano con la Società Italiana di Geologia Ambientale, svoltosi ieri in diretta sulla pagina Facebook sul tema “Boschi e aree boscate in Italia tra nuove emergenze e tutela” nell’ambito del progetto ” Ciascuno misuri l’orma del suo passo sulla terra” dedicato alla sostenibilità ambientale ideato e realizzato dal Rotary Club di Ottaviano in collaborazione con la Società Italiana di Geologia Ambientale, con interventi di Nunzia Ragosta, Presidente del Rotary Club di Ottaviano, Francesco Cancellieri della SIGEA, Lorenzo Ciccarese dell’ISPRA, Raffaella Lovreglio dell’Università degli Studi di Sassari. Agostino Casillo, Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, del giornalista Ferdinando Cotugno.