Il consiglio regionale approvi le norme di aiuto in sede di Finanziaria 2022 e norme urgenti che modernizzino l’organizzazione degli uffici agricoli. Serve un deciso cambio di rotta nella gestione regionale agricola, una task force di tecnici istruttori per azzerare le pratiche di aiuto arretrate. Per esempio, all’Ufficio Fitopatologico dell’Agricoltura vi sono due tecnici su 54 previsti. Serve sburocratizzazione e meritocrazia.
Cagliari, 12 Febbraio 2022. Un impegno urgente per il rilancio dell’agricoltura e allevamento in Sardegna, per evitare una crisi che spazzerebbe, secondo calcoli del CSA, oltre 500 aziende agricole nell’isola già dal 2022. Una crisi dovuta a numerose criticità, che vanno dall’aumento dei prezzi di mangimi, concimi, gasolio agricolo ed energia, a situazioni climatiche di siccità, è dai primi di Novembre che in Sardegna non piove (non cresce erba e gli erbai da tempo seminati, risultano completamente ingialliti), sino ad arrivare alla tanto temuta, burocrazia Regionale, che ancora rappresenta oltre il 50% del male dell’Agricoltura Sarda.
La crisi in Sardegna è maggiormente accentuata, rispetto ad altre regioni, in quanto si devono, aggiungere i costi del trasporto dei prodotti, sia in entrata che in uscita dall’isola. Secondo Tore Piana, serve istituire una task Force formata da 100 tecnici istruttori, da far lavorare per almeno un anno ad ARGEA, l’agenzia regionale che eroga i contributi previsti per il comparto agricolo. Troppe ad oggi risulterebbero, (alcune migliaia) le pratiche non istruite e/o non pagate, sui bandi del lontano 2016 sul PSR Sardegna 2014/2021.
A settimane, verranno emanati inoltre nuovi bandi sulle misure di investimento, 4.1 e 4.2 e quelle sui giovani che si insediano per la prima volta, la 6.1. Da una breve indagine del CSA, continua Tore Piana, numerosi uffici territoriali dell’Agenzia ARGEA sono con un numero ridottissimo e insufficiente, per istruire le pratiche presentate. Come mai si è creata questa situazione? La soluzione, Tore Piana, la trova in modo semplice e senza nuove spese, basterebbe semplicemente che ARGEA chiedesse per un anno alla sorella Agenzia regionale LAORE, il distacco di 70/100 tecnici, neo assunti dall’Agenzia LAORE, da distribuire nelle varie sedi territoriali di ARGEA. Questo darebbe da subito ,una discreta liquidità alle aziende agricole oggi in difficoltà e che da anni aspettano di ricevere i contributi dovuti. La stessa situazione, se non peggio la troviamo nell’organico dell’Assessorato regionale all’agricoltura, ridotto all’osso e quasi impossibilitato alla piena operatività per mancanza di personale, si pensi al servizio fitopatologico dove sono in servizio due tecnici dei 54 previsti, continua Tore Piana. Al Consiglio regionale, oggi impegnato nell’approvazione della Legge Finanziaria 2022, chiediamo come Centro studi Agricoli, l’approvazione urgente di una norma “SALVA AZIENDE AGRICOLE” da concordare con il Governo Nazionale, che conceda un contributo per il taglio dei maggiori costi delle materie prime, giustificato dai costi dovuti all’insularità. Conclude il Presidente del Centro studi Agricoli, Tore Piana.