L’adattamento teatrale con la regia di Ignazio Chessa si terrà venerdì 18 febbraio e sabato 19 alle 21 e domenica 20 alle 19.
Con Teresa Soro, Claudio Dionisi, Eliana Carboni, Andrea Riccio, Margherita Nurra, Ignazio Chessa, lo spettacolo è l’ultimo in cartellone.
Musiche: Coro Logudoro di Usini, Domenico Fancellu, Dario e Riccardo Pinna
Scene di Fabio Loi
Costumi di Carla Galleri
Luci Grandi Luci di Tony Grandi
Scenotecnica Tomaso Tanda
Ultimo appuntamento al Cine Teatro Astra della stagione “Etnia e teatralità” organizzata dalla Compagnia Teatro Sassari, con il patrocinio del Comune di Sassari e della Regione Sardegna e dedicata al suo ideatore Giampiero Cubeddu. A chiudere il cartellone venerdì 18 febbraio (in replica sabato19 sempre alle 21 e domenica 20 alle 19) sarà lo spettacolo “La Madre” ispirato all’omonimo romanzo di Grazia Deledda.
A curare l’adattamento teatrale e la regia del romanzo è Ignazio Chessa (che interpreta Paulo) attore e fondatore del teatro più piccolo del mondo: “Lo Teatrì’” di Alghero, Protagonista de “La madre” è Teresa Soro (Maria Maddalena) che scopre la relazione del figlio Paulo, parroco di un piccolo paesino, con la giovane Agnese. Maria Maddalena dentro i suoi silenzi elabora pensieri e sospetti che la portano nelle notti di vento a seguire il figlio e a scoprire la sua relazione clandestina. L’inflessibile rettitudine della madre riuscirà a sostenere Paulo nella giusta scelta da compiere anche a prezzo di un sacrificio dalle drammatiche conseguenze.
In scena accanto a Teresa Soro e Ignazio Chessa gli attori: Claudio Dionisi, Eliana Carboni, Andrea Riccio e Margherita Nurra interpretano una vicenda che porta alla riflessione sull’antica dicotomia tra amor sacro e amor profano. Le musiche dello spettacolo sono del Coro Logudoro di Usini, di Domenico Fancellu, Dario e Riccardo Pinna, le scene sono curate da Fabio Loi, i costumi da Carla Galleri mentre il disegno luci è di Tony Grandi e la Scenotecnica di Tomaso Tanda. “Con questo lavoro chiudiamo una stagione – dice il direttore artistico di Teatro Sassari Mario Lubino – che ha potuto riprendere il suo cammino dopo due anni di interruzione a causa della pandemia. Siamo ripartiti con grande entusiasmo nel nuovo Teatro Astra confortati da un ottimo riscontro da parte del pubblico – Questo nostro omaggio si inserisce a corollario delle tante manifestazioni organizzate in occasione dell’anno Deleddiano appena concluso.
Abbiamo pensato fosse importante inserire un’opera di Grazia Deledda in una stagione teatrale nata con l’obiettivo di divulgare la cultura sarda e le sue tradizioni”. “La madre” è un intenso dramma di coscienza che si risolve in uno spazio temporale breve. Ed è proprio la rapida successione degli eventi che contribuisce a dare ritmo e forza narrativa al racconto. Il racconto affronta il tema della debolezza degli uomini di fronte alle tentazioni ma parla anche di oscure forze che trascendono la volontà umana. Un fitto gioco di simboli costruisce le ossessioni dei personaggi, immersi in un altrettanto simbolico e sinistro paesaggio, tormentato dal vento. “L’idea di lavorare su questo titolo -dice Ignazio Chessa – è nata da una proposta di Teresa Soro. Io sono barbaricino vengo da una tradizione pastorale, rurale, prima di intraprendere la mia formazione teatrale ho fatto il pastore fino all’età di 20 anni. Leggere “La Madre” mi ha riportato alla mente un immaginario a me familiare che ho utilizzato per realizzare questo spettacolo”.
Info e prenotazioni 079-200267 -3491926011