Si sono conclusi i lavori del 3° Congresso Regionale FSP Polizia di Stato Calabria, con il patrocinio della Regione Calabria e del Comune di Palmi, con la riconferma a Segretario Generale Regionale del dr. Rocco Pardo. L’importante appuntamento si è tenuto nella Città di Palmi (RC) nella sobria cornice allestita presso l’auditorium del centro Arcoiris di Via Prato 3, con una folta rappresentanza di partecipanti.
Hanno preso parte ai lavori il v. presidente della FSP Polizia di Stato Franco MACCARI, il Segretario Nazionale Giuseppe Brugnato, i segretari Provinciali delle cinque province calabresi, Rocco MORELLI, Pietro GABRIELE, Roberto PERRELLI, Massimo LUPO e Giacomo GULLO.
Significativo il saluto portato anche a nome del Questore di Reggio Calabria dr. Bruno MEGALE, dalla dirigente del Commissariato di PS di Palmi dottoressa Serafina DI VUOLO.
Il congresso oltre a seguire le consuete fasi relative agli adempimenti statutari, si è articolato con una partecipata serie di interventi che hanno messo in evidenza le criticità e le prospettive di miglioramento della legge di riforma della Polizia di Stato (121/81).
Il segretario neo segretario Generale Rocco PARDO, nella sua relazione sostiene che : “quarant’anni di sindacalizzazione della Polizia di Stato sono sicuramente tanti, ci saremmo aspettati rivoluzionari e illuminati cambiamenti ma i tempi della burocrazia sono lenti e farraginosi e ne siamo tutti consapevoli e disillusi.
Confidiamo che tra le riforme di cui tanto si parla, si avvii seriamente un’oculata e saggia rivisitazione della 121/81, la sua architettura è granitica ma piena di spazi vuoti che avrebbero dovuto essere adeguatamente colmati, arricchiti di veri contenuti e che solo poche volte, sono stati ritoccati e mal normati per improrogabili esigenze amministrative.
Se vogliamo veramente proiettarci in avanti e non piroettare all’indietro, c’è bisogno che al sindacato di Polizia le vengano riconosciute tutte le prerogative sancite dalla nostra Costituzione e alle forze di polizia tutte, garantita dignità professionale secondo criteri oggettivi di meritocrazia ed eguaglianza”.
Esortando tutti i delegati e i colleghi presenti ad “amare come avete sempre fatto la vostra divisa, custodire gelosamente l’innato senso del dovere, guardando negli occhi con orgoglio chi vi vuole intimorire omologando la propria inadeguatezza ai vostri sani principi.
Continuate a credere nella vera giustizia, dando il vostro generoso apporto alla martoriata terra di Calabria, proteggendo i più deboli, gli indifesi e i tanti che ogni giorno vi considerano, un’ancora di salvezza, i loro angeli custodi. È questa la nostra vera ricchezza”.