Protagonista del videoclip, la cui regia è di Marco Bragaglia che lo ha prodotto con la sua agenzia di comunicazione INKAL, è la polvere di decenni che giace su corpi immobili privati della vita, congelati in un’istante di finzione per il solo scopo di essere esposti. “La non possibilità di questi nobili esseri di tornare ad essere polvere dopo la morte e, quindi, di far parte integrante del ciclo naturale, genera in me una profonda tristezza. Queste creature silenziose hanno popolato saloni, musei, scuole ed istituzioni scientifiche per decenni con un pretesto didattico/scientifico, ma più spesso a mo’ di trofei” dichiara il regista.
Il video è stato in anteprima esclusiva su Sentireascoltare dallo scorso 14 febbraio.
“Un momento evocativo e riflessivo, malinconico ed incalzante al tempo stesso. Sequenze, pad e synth si intrecciano per delineare un sentimento di pacata e leggera desolazione, dove la cristallizzazione delle morte, lo smarrimento della percezione univoca del tempo ed il senso dell’ignoto che permea il presente sono protagonisti. Paradossalmente Dust, pur essendo il primo singolo estratto dall’album, è il brano che più si discosta dal mood SciFi che permea tutto il lavoro” dichiara il musicista marchigiano sul nuovo singolo.
Compositore elettronico marchigiano nato musicalmente in un mondo analogico, Paolo F. Bragaglia giunge ai nostri giorni digitali attraverso un percorso caratterizzato dal costante interesse per la metamorfosi del suono attraverso i generi musicali.
Coinvolto nella scena storica della new wave marchigiana, ha dato vita a numerosi gruppi tra cui Tzar’s Revox e 3B Unit. L’esplorazione di nuovi mondi sonori l’ha sempre spinto a ricercare i possibili coinvolgimenti della musica con l’immagine in movimento, la scena, l’architettura. Da qui, un’intensa carriera come compositore di colonne sonore, con lavori nella danza, nel teatro, nelle gallerie d’arte, con una costante fascinazione per il confronto tra melodia e sperimentazione. Ha composto innumerevoli musiche per spot pubblicitari, documentari, musica per televisione e film proiettati in festival di tutto il mondo (ha contribuito di recente alla colonna sonora originale del film in uscita a Febbraio “Io sono Vera” di Beniamino Catena) ed ha lavorato in numerosi spettacoli teatrali e audiovisivi. Profondamente coinvolto nell’uso delle tecnologie interattive per la fruizione della musica, ha anche ideato il progetto di realtà aumentata “Geotracks“, basato sulla geo-localizzazione di brani musicali e letture di poesie in luoghi sensibili.
Autore di otto album pubblicati, ha collaborato con un considerevole numero di musicisti, registi ed artisti – Mauro Pagani (ospite nel suo primo album “Magnum Chaos” del 1999), Steve Piccolo, Monica Demuru, Howie B, Roberto Paci Dalò, Robert Lippok, Orchestra Filarmonica Marchigiana e la danzatrice Simona Lisi – e si è esibito con vari progetti in numerosi festival come Time Zones, Dancity, Cinematica, Rassegna di Nuova Musica, Spaziomusica, Ipercorpo, Beach Bum Festival, Inteatro, APP, Blooming, Mozartfest Wurzburg e in luoghi come Museo Maxxi, MACRO e Palazzo Venezia a Roma, Museo del Louvre a Parigi, Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia e Varsavia, Museo Leonardo da Vinci e Fabbrica del Vapore a Milano, Palazzo Reale a Torino e in molti altri contesti.
È inoltre fondatore e direttore del festival di musica elettronica Acusmatiq (ad Ancona, dal 2006) e fondatore del Museo del Synth Marchigiano dedicato agli strumenti elettronici vintage realizzati nella sua regione di origine.
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