Inizio anno da record per quanto riguarda le nuove offerte di lavoro. Un segnale di ripresa che fa ben sperare.
Il primo mese del 2022 porta con sé una bella notizia: le offerte di lavoro in Italia sono in forte aumento. Si moltiplicano infatti le posizioni aperte per cui è possibile candidarsi in relazione alle proprie competenze ed esperienze. Segnale inequivocabile che l’economia si sta riprendendo, la produzione e il commercio stanno raggiungendo rapidamente i numeri pre pandemia e si può guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Le regioni trainanti in questo inizio anno sono Emilia Romagna e Lombardia. Sono loro le più virtuose dove si concentrano la maggior parte delle posizioni ricercate. Questo è quanto emerge dall’analisi stilata da applavoro.it, innovativo portale per la ricerca del lavoro che punta sulla meritocrazia.
In Emilia Romagna si concentrano la maggior parte delle nuove offerte di lavoro, quasi il 20%. Poi Lombardia e Veneto. Non male i numeri delle regioni del Sud con Campania, Puglia e Sardegna al 6°, 7° e 8° posto mentre fanalino di coda risulta essere il Molise.
Ecco le prime 10 posizioni:
- Emilia Romagna (19,9%)
- Lombardia (14,1%)
- Veneto (12,2%)
- Piemonte (8,4%)
- Lazio (7,1 %)
- Campania (5,8%)
- Puglia (4,5%)
- Sardegna (4,1%)
- Friuli-Venezia-Giulia (3,6%)
- Liguria (3,2%)
“Analizzando i dati si evince una forte ripresa del mondo del lavoro in generale. Il dato che colpisce maggiormente però è la forte richiesta di operatori del comparto turismo / ristorazione già a gennaio” – ha spiegato Marco Contemi, imprenditore e fondatore di applavoro.it. “Quest’anno le aziende turistiche si stanno muovendo in anticipo rispetto agli anni passati, probabilmente per paura che possa ripetersi la situazione del 2021, dove era davvero difficile reperire forza lavoro, soprattutto per il periodo estivo”.
Analizzando infatti nel dettaglio le singole offerte di lavoro si evidenzia come il reparto turistico – ristorativo, sia quello che sta dando maggiori segnali di ripresa dopo esser stato uno dei più colpiti dalla pandemia. La riapertura dei locali in sicurezza e soprattutto la prospettiva di una stagione estiva ai livelli pre pandemia con una forte attesa di crescita anche per quanto riguarda il turismo estero, sta portando gli imprenditori a prepararsi in largo anticipo nell’organizzazione del personale dopo i problemi dello scorso anno.
A livello nazionale fioccano già da ora le offerte per cuochi, camerieri, bagnini, animatori. Il personale della ristorazione è molto ricercato in quelle regioni a forte vocazione turistica come Emilia-Romagna, Veneto, Marche. Forte richiesta di bagnini in Calabria con il 13,3% degli annunci rivolti a soddisfare tale esigenza. Seguono poi Abruzzo (6,3%) e Sardegna (3,6%).
I lavori più ricercati
Ma quali sono i lavori maggiormente ricercati nelle regioni più virtuose? Oltre al personale della ristorazione ai primi posti in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto troviamo anche una forte richiesta di infermieri. In Emilia sono le figure più cercate con l’11,7% di annunci rivolti al personale sanitario. Nelle altre due regioni sono comunque nelle prime 5 offerte di lavoro più in voga (Lombardia con il 9,3% degli annunci e Veneto con il 7,1%).
Un dato che viene confermato anche a livello nazionale visto che gli infermieri sono la quarta figura più cercata dietro ai commerciali (15,62%), operai specializzati (8,91%) e operatori call center (7,15%). Il commerciale con il 24,7% di annunci è la figura più cercata in Lombardia così come in Veneto anche se si ferma al 19%. In Veneto l’operaio specializzato è al secondo posto con 11,9% degli annunci.
Numeri in forte aumento anche per le richieste in campo informatico – digitale con tantissime offerte di lavoro per programmatori informatici, tecnici, grafici, addetti al marketing, data analyst. In Emilia Romagna e in Veneto la ricerca dei programmatori informatici la troviamo in quasi il 5% degli annunci.
Nel prossimo periodo si prevede un ulteriore aumento in tutte le mansioni digitali visto anche il processo di digitalizzazione del paese che sta per essere messo in atto dal governo con il PNRR e lo stanziamento di 24 miliardi di euro. Ciò che sta emergendo nel mercato del lavoro attuale è che ad essere sempre più ricercati sono figure specializzate con una base di studi ed esperienze in specifiche mansioni, a discapito di figure più generiche che riscontrano sempre più difficoltà nel trovare lavoro.