Così dagli scarti delle barbabietole si è iniziato a produrre biometano. L’energia viene prodotta dalla polpa uno scarto nella produzione dello zucchero. Inizialmente utilizzata per l’alimentazione animale questa, propriamente lavorata e fermentata, riesce a produrre biogas ancora “sporco” che se depurato, è utilizzato per il rifornimento dei camion o inserito direttamente nella rete SNAM.
Qual è la situazione del settore alimentare e i possibili sviluppi futuri?
Si prevede, per questo tipo di lavorazione, una crescita a doppia cifra nei prossimi anni dato che il Pnrr ha inserito lo sviluppo del biometano tra i propri obiettivi. Altro punto a favore è che con gli stessi impianti sarà possibile lavorare anche i liquami prodotti nelle stalle, ad oggi molto inquinanti, e che potranno essere così lavorati e smaltiti riducendo un ulteriore problema.
All’inizio del 2022 sono 21 gli impianti sparsi in Romagna e per tutto il nord Italia che producono circa 160 mila gigawattora l’anno. I ricavi per gli agricoltori che si associano alla produzione di energia elettrica tramite polpa aumentano anche del 50-60% rispetto alla semplice vendita del prodotto agli allevamenti.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/flash-01-febbraio-2022/