Ex Ilva; Palombella (Uilm): “Bene fondi per bonifiche, ora Governo garantisca futuro occupazionale e industriale”
“Riteniamo positiva la decisione delle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera nell’aver riassegnato i 575 milioni di euro alle opere di bonifica dei siti inquinati a Taranto. Dopo questo voto, che ha dimostrato per l’ennesima volta la mancanza di univocità nella maggioranza governativa, vogliamo conoscere dall’Esecutivo cosa intende mettere in campo per garantire il futuro occupazionale e industriale dell’ex Ilva.
Nel frattempo ci sono oltre 2.400 lavoratori in cassa integrazione, un silenzio assordante sul futuro dei 1.600 in Ilva As, una crisi di liquidità dell’azienda che non consente il regolare acquisto di materie prime, un aumento della produzione e il pagamento delle aziende dell’indotto.
Inoltre non è mai stata avviata una vera discussione sul piano industriale mentre a fine marzo scadrà la Cig Covid. Consideriamo grave l’immobilismo del Governo che dura ormai da molto tempo nonostante la situazione di grave difficoltà.
Vogliamo conoscere le reali intenzioni del Governo e di Acciaierie d’Italia sul futuro di tutti i siti del Gruppo, vogliamo sapere se l’Esecutivo considera realmente la siderurgia un settore strategico per il nostro Paese.
Non capiamo cosa si attende, mentre il mercato dell’acciaio fa registrare record dei fatturati delle aziende, tra cui la stessa ArcelorMittal che ha raggiunto nel 2021, in piena pandemia, i 15 miliardi di dollari di ricavi a livello mondiale e ha aumentato le consegne del 9% arrivando a quasi 62 milioni di tonnellate.
Senza interventi immediati si rischia di far esplodere una bomba sociale, ambientale e industriale senza precedenti”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.