FESTIVAL ETNIA E TEATRALITA’: GRANDE SUCCESSO PER L’ULTIMO SPETTACOLO DELLA RASSEGNA
Grande successo per “la Madre” ultimo spettacolo in rassegna.
Lunghi applausi al Teatro Astra per la centesima produzione della Compagnia Teatro Sassari in 45 anni di attività.
A grande richiesta si replica il 5 e 6 marzo
Teatro Astra gremito nelle tre serate dedicate allo spettacolo “La Madre” ultimo appuntamento della stagione “Etnia e teatralità”.
Organizzazione della Compagnia Teatro Sassari, con il patrocinio del Comune di Sassari e della Regione Sardegna.
Con questo lavoro la compagnia ha voluto festeggiare la sua centesima produzione in 45 anni di attività.
Porta sul palco un cast di artisti molto apprezzati nel panorama artistico regionale e di giovani promesse.
Ispirato all’omonimo romanzo di Grazia Deledda lo spettacolo diretto da Ignazio Chessa che ha curato anche l’adattamento teatrale ha catalizzato l’attenzione del pubblico.
Tutte le tre serate sono state accompagnate da lunghissimi applausi.
Ad accogliere gli spettatori sul palco una scenografia mobile e trasformista realizzata da Fabio Loi riesce ad interpretare con grande efficacia l’atmosfera narrativa.
Un blocco monolitico al centro dello spazio scenico racchiude le casette dello sperduto borgo dove si consuma il dramma.
Battute dal vento e custodi di segreti inconfessabili le mura di pietra si schiudono nel corso della vicenda allo spettatore.
Viene mostrata l’intimità di una cucina col suo tavolo apparecchiato che si trasformerà più tardi nell’ altare di una chiesa.
Protagonista della storia è “La madre” Teresa Soro (Maria Maddalena) che scopre la relazione del figlio Paulo (Claudio Dionisi), parroco del piccolo borgo, con la giovane Agnese (Eliana Carboni).
In questo ruolo impegnativo e drammatico Teresa Soro riesce ad imbrigliare l’energia della sua lunga esperienza di attrice, trovando nuovi registri e nuovi colori per costruire un personaggio denso di sfumature.
Anche Ignazio Chessa porta in scena la sua maturità artistica trovando percorsi di grande intensità nell’interpretare il personaggio del “prete fantasma” che appare in sogno a Maria Maddalena .
Convince il pubblico in sala anche la regia di Chessa agile e intensa pensata per essere facilmente fruibile anche al pubblico dei più giovani.
E ce n’erano davvero tanti al l’Astra nelle tre repliche, e per portare un’opera di Grazia Deledda teatralizzata anche fuori dai confini regionali.
La regia di Chessa riesce a “mitigare” la drammaticità della storia grazie ad una velata ironia sempre ben dosata marchio di fabbrica dell’artista.
Bravi anche Claudio Dionisi, Eliana Carboni, Andrea Riccio e Margherita Nurra tutti perfettamente calati nei rispettivi ruoli.
Ad impreziosire il lavoro i costumi di Carla Galleri che hanno contribuito a dare ulteriore “verità” ai personaggi.
Tony Grandi con un disegno luci sempre attento all’anima della storia riesce a vestire ogni quadro della giusta dose di chiaroscuro.
A raccontare le emozioni senza cadere nel didascalico anche le musiche di Dario Pinna, Riccardo Pinna, Domenico Mimmo Fancellu e del Coro Logudoro di Usini.
In settanta minuti il dramma deleddiano si dipana tenendo sempre alta l’attenzione del pubblico, che saluta la compagnia Teatro Sassari con 5 minuti di applausi chiamando più volte sul palco gli artisti per i saluti.
Visto il grande successo e a grande richiesta lo spettacolo sarà replicato al Teatro Astra sabato 5 marzo alle 21 e domenica 6 marzo alle 19.