Cagliari, 11 feb. – “Per viaggiare da e per le isole non sarà più obbligatorio il lasciapassare verde rafforzato. Cade una delle misure più inutili, insensate, sadiche e idiote mai concepite nel già saturo orridario del Draghistan”. È quanto afferma Pino Cabras, deputato sardo e presidente di Alternativa.
Nella serata di ieri il governo è stato battuto tre volte al Senato durante la conversione del decreto legge sulla proroga dello stato d’emergenza. Due degli emendamenti approvati nonostante il parere contrario del governo prevedono la possibilità di viaggiare da e per la Sardegna, la Sicilia e le isole minori col solo green pass base, eliminando quindi l’obbligo del green pass rafforzato per questo genere di spostamenti.
“Abbiamo contribuito a eliminare questo obbligo insensato e sadico, ma rimangono in piedi troppe altre misure che ledono diritti fondamentali di milioni di persone e, nel disinteresse di chi governa, stanno trasformando interi settori economici in un deserto. Però, per la prima volta, una legione di parlamentari ha scoperto l’esistenza della retromarcia. E siccome il muro si avvicina, quella leva dovranno imparare a usarla ancora”.
“Un mio ordine del giorno approvato alla Camera il 19 gennaio scorso aveva aperto la prima breccia. In quella occasione il governo si era trovato costretto ad accogliere il dispositivo che lo impegnava a ‘intervenire con la massima urgenza’ per ‘rimuovere l’obbligo delle certificazioni verdi COVID-19 dai servizi di trasporto pubblico aereo e marittimo che garantiscono la continuità territoriale con la Sardegna, la Sicilia e le isole minori’. A casa Draghi pensavano di cavarsela con il solito impegno rinviabile sine die, tanto che ieri sera, alla prima occasione in cui si doveva fare sul serio, hanno ritenuto di dare parere contrario a un emendamento che rendeva concreto quell’impegno. Quello che sarebbe stato l’ennesimo schiaffo al Parlamento si è trasformato invece in tre manrovesci al governo”.
“Faccio appello a tutti i parlamentari di buona volontà: si può contraddire il governo, si può non essere proni ratificatori delle decisioni prese a Palazzo Chigi. Prendeteci gusto, per favore, parlamentari della Repubblica! Riscoprite l’esistenza delle vostre vertebre intonse e gustatevi fino in fondo l’utilità della marcia indietro. Il regime del Draghistan non è per forza il destino di questa Repubblica esausta”.
“Mentre il mondo riapre tutto, la Sardegna riapre qualcosa. Quel che va chiuso quanto prima è l’infame estorsione generale del lasciapassare verde. Facciamo tutti piangere quei tragici gerarchi di Brunetta e Speranza e riportiamo l’aria e il sorriso in ogni casa, in ogni ufficio, in ogni scuola, ovunque ci sia vita. Liberiamoci dal calendario zootecnico con cui una manica di sociopatici ha voluto irreggimentare un popolo intero”.