RIDARE COMPETENZE AI CONSORZI DI BONIFICA NELLA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELLE SUE INFRASTRUTTURE IDRAULICHE
“È necessario ridare competenze ai Consorzi di Bonifica nella gestione del territorio e nella risoluzione delle criticità”. È quanto è stato ribadito stamane a conclusione di un incontro che ha dimostrato la centralità di questo Ente nella difesa del suolo, della idraulica e nella tutela ambientale e che nei fatti diviene un unico interlocutore con la Regione e con gli altri enti territoriali, capace e soprattutto presente nel territorio, in continua e costante collaborazione con le Amministrazioni locali e la Provincia. Concetto centrale anche a livello nazionale a seguito della firma, quattro giorni fa, del protocollo tra l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e l’Associazione nazionale dei Consorzi di gestione territorio e acque irrigue (Anbi) che grazie alle rispettive competenze e professionalità, potranno attuare concretamente programmi in favore della sicurezza idrogeologica.
Considerazioni importanti emerse durante un incontro operativo tenutosi nella sala consiliare del Comune di Valledoria dove stamane è stato presentato il lavoro avviato a inizio del 2021, frutto della concertazione tra il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, i Comuni di Valledoria, Viddalba, Badesi e Santa Maria assieme alla Provincia di Sassari, e al Genio Civile e messo nero su bianco su un progetto di manutenzione sia ordinaria che straordinaria delle opere idriche del territorio (non solo canali di bonifica) a seguito della valutazione degli annosi problemi che negli anni hanno causato disagi e costi sia per gli operatori agricoli che agli stessi enti deputati al controllo e manutenzione del territorio. Progetto che vede capofila proprio il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna.
All’assemblea coordinata dal Sindaco di Valledoria, presenti il presidente e direttore del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, Toni Stangoni e Giosuè Brundu ed i loro tecnici, il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais, gli assessori regionali all’Ambiente Gianni Lampis, ai Lavori Pubblici Aldo Salaris, il Commissario della provincia di Sassari Pietrino Fois, il direttore del Genio Civile Giovanni Spanedda, i sindaci dei quattro Comuni della Bassa Valle del Coghinas (Gian Mario Mamia, Pietro Carbini, Marco Muretti e Giovanni Andrea Oggiano), e i Consiglieri regionali del Nord Sardegna, i rappresentanti delle Associazioni di categoria.
L’incontro: manutenzione dei corsi d’acqua
Presentato il quadro degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua di competenza provinciale e comunale, delle opere di seconda categoria e della rete di scolo, del territorio della Bassa Valle del Coghinas. “Tutto ciò al fine di individuare una programmazione futura condivisa – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna Toni Stangoni – e reperire le necessarie risorse specifiche per gestirle con un unico soggetto attuatore al fine di velocizzare l’efficacia degli interventi individuati. La mappatura delle criticità emerse in questi anni, ed in particolare con gli eventi calamitosi avvenuti nello scorso anno, ci ha permesso di avere un chiaro quadro delle priorità e di individuare alcune proposte gestionali delle problematiche relative all’oggetto”.
Nei fatti si parte dal dato che il comprensorio del Coghinas (3600 ettari) sotto la lente dei tecnici in questo ultimo anno, anche in virtù degli allagamenti che hanno danneggiato le coltivazioni di carciofo e non solo, dispone di un reticolo di canali e infrastrutture idrauliche che sono in capo a diversi soggetti pubblici (circa 265 chilometri tra opere di adduzione, condotte, canali che servono 1.915 utenze, per una superficie irrigabile di 3.000 ettari).
“Nel 2021, il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna ha impegnato per questo comprensorio uomini e mezzi – spiega il presidente del Consorzio Toni Stangoni – che hanno garantito la pulizia della rete di scolo grazie ai fondi PSR e fondi del Consorzio, la gestione degli impianti idrovori e l’attività di monitoraggio sul campo in fase di eventi critici 24 ore su 24. Da questo lavoro e dall’analisi delle criticità è emerso che è fondamentale programmare nell’immediato futuro azioni di sensibilizzazione dei soggetti privati per una corretta gestione del territorio e dei fondi agricoli attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici che porti alla condivisione delle informazioni tecniche e alla creazione di un tavolo tecnico permanente”.