Siamo a un punto di svolta epocale per definire le città di domani: vivibili e a zero emissioni. Per questo la campagna Clean Cities, una coalizione europea di associazioni, mira a incoraggiare e sostenere la transizione delle città verso una mobilità a emissioni zero entro il prossimo decennio. Una mobilità attiva, condivisa ed elettrica che miri ad un futuro urbano più vivibile e sostenibile, e alla garanzia di una migliore salute pubblica.
La presentazione dei dati è avvenuta a fine mattinata con una conferenza stampa online a cui hanno partecipato Simone Nuglio responsabile Clean Cities Campaign Legambiente, Annalisa Colombu presidente Legambiente Sardegna, Alessio Mereu assessore alle politiche per la mobilità servizi tecnologici Comune di Cagliari, Riccardo Pintor responsabile mobilità Legambiente Sardegna.
Il tasso di motorizzazione è ancora molto alto, anche a causa dei bonus auto nuove elargiti dallo stato persino per auto diesel e benzina (unico caso in Europa). Entro il 2030 Cagliari deve intervenire in maniera decisa per ridurre gli incidenti, più che dimezzare i morti in strada, investendo in sicurezza, riducendo la velocità e ridisegnando le strade più pericolose (Fonte dati: ACI, Istat 2020).
Fortemente critico l’inquinamento atmosferico nelle centraline che misurano l’inquinamento urbano (quindi soprattutto traffico e riscaldamento) alla luce dei nuovi valori limite OMS (e prossimamente anche europei). Il PM10 dovrà essere ridotto del 46% entro il 2030, ma soprattutto il PM 2,5 del 67% e gli ossidi d’azoto (NO2) del 50% (Fonte dati: Agenzie Regionali, elaborazione Malaria – Legambiente 2022). L’inquinante NO2 è strettamente correlato alle emissioni da motori diesel.
Sempre più frequenti le ricerche che correlano la morbilità da coronavirus con l’esposizione all’inquinamento: secondo “Giovanni Veronesi e a., Occupational and Environmental Medicine, 2022” su 62 mila abitanti a Varese, “per ogni 1µg/mc in più di PM2.5 si è notato un aumento del 5,1% in più del tasso di casi da Covid 19, pari a 294 casi aggiuntivi ogni 100mila persone/anno”.
“Cagliari presenta ancora una mobilità incentrata sulle automobili. Il cambiamento climatico, gli effetti dell’inquinamento e del traffico sulla salute e sulla sicurezza delle strade richiedono una accelerazione verso una mobilità a zero emissioni entro il 2030 – dichiara Annalisa Colombu, presidente regionale di Legambiente -. Il Comune di Cagliari di recente ha approvato il PUC preliminare ma è necessario rivedere e integrare il PUMS e coordinarlo con il nuovo PUC. Fin da subito è necessario intervenire in maniera decisa per ridurre gli incidenti, moderando la velocità e ridisegnando le strade più pericolose, estendere le ’zone 30’ nei quartieri e nelle strade in cui sono presenti scuole e parchi. Occorre potenziare la rete ciclabile e favorire l’uso delle biciclette nella vita quotidiana e la pedonalità. L’inquinamento atmosferico a Cagliari è un problema complesso che dipende da molteplici fattori come il traffico, il riscaldamento domestico, la presenza del porto, le attività produttive. Molti progetti sono in sviluppo, come quelli che interesseranno lo spostamento del traffico che oggi attraversa la città e l’elettrificazione del porto; altri sono in fase di attuazione, come l’elettrificazione dell’intera flotta del trasporto pubblico locale. La mobilità a Cagliari continua ad essere fortemente influenzata dal pendolarismo e dal contesto regionale di riferimento, per questo diventa urgente il potenziamento e la razionalizzazione dei trasporti extraurbani da e per Cagliari e la realizzazione dei parcheggi di scambio all’ingresso della città “.
Discreta l’offerta di trasporto rapido di massa per la grande città di Cagliari, 2 le stazioni in città, più quella che serve l’aeroporto, lungo la linea per Oristano. Interessanti le due linee della MetroCagliari, linea tranviaria che attraversa la città da sud a nord sino a raggiungere Settimo San Pietro, con 9 convogli di 10 anni d’età (Fonte dati: Pendolaria Legambiente 2022).
Si deve fare meglio e di più nello sviluppo di piste e percorsi ciclabili, l’obiettivo di 80 km di piste e percorsi cittadini non è elevato, anche se fosse limitato ai soli confini comunali. La realizzazione di nuovi percorsi ciclabili sta accompagnando – più dei bonus acquisto – la crescita nell’uso non solo delle bici di proprietà, ma anche dei servizi di sharing mobility con monopattini e biciclette, catturando anche in questi anni di pandemia, una quota di utenti che hanno abbandonato il mezzo pubblico (Fonte dati: Ecosistema Urbano 2021).
Poche le strade a velocità calmierate, al di fuori del centro storico. La moderazione della velocità è misura indispensabile non solo per incentivare la mobilità ciclopedonale, ma anche e soprattutto per ridurre la gravità degli incidenti stradali: con 400 km di strade a velocità moderata Cagliari diventerebbe una “città 30”. Con il ridisegno di strade e delle piazze per favorire spostamenti ciclopedonali, come le zone scolastiche, una riorganizzazione dei servizi, si potrebbe affermare l’abitare di prossimità, la “città dei 15 minuti” (Fonte dati: Ecosistema Urbano 2021).
Siamo a metà dell’obiettivo nell’offerta di mezzi pubblici (43 km*vetture/ab su 100, come Bologna o Torino), grazie anche al rilancio del trasporto su ferro, il 25% dell’offerta di TPL è elettrico, ancora parecchia la strada per il 100% bus elettrici entro il 2030, ma Cagliari si sta ponendo in questa prospettiva, soprattutto con le nuove linee veloci di bus elettrici su corsie protette che sta realizzando. Buon dinamismo nell’offerta di sharing mobility, al 90% elettrico: 800 monopattini soprattutto in centro, 60 bici ed ebikes, un centinaio di auto, solo in parte elettriche (Fonte dati: Ecosistema Urbano 2021 e CittaMEZ 2021). Nel mese di ottobre i monopattini sono stati ritirati, il servizio era in sperimentazione, ed è stato avviato il bando per l’affidamento del servizio.
A Cagliari si contano 6 ZTL e 2 zone pedonali, per un totale di un paio di km2, nel centro storico di impronta medievale e lungo la spiaggia del Poetto: solo 3 di queste sono dotate di telecamere per il controllo degli accessi (Ztl Villanova, Marina e Castello). L’ingresso è limitato ai residenti e veicoli autorizzati. Non risulta attiva alcuna limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti.
Il passaggio della Clean Cities Campaign voleva essere l’occasione, per gli attivisti di Legambiente, di organizzare un flashmob con lo striscione Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog! per ribadire, ancora una volta, che non dobbiamo perdere l’attenzione su questo tema e chiedere al governo in che modo intende risolvere questo problema nei prossimi anni.
Il flash mob, come il webinar previsto per domani, sono stati annullati in segno di solidarietà al popolo ucraino, e per permettere ai nostri volontari di partecipare alla manifestazione per la pace indetta per domani mattina.
Petizione on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” per chiedere al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada.
Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria