La comunicazione subliminale nell’era dei new media
La comunicazione subliminale. Una forma di pubblicità del tutto particolare è data appunto dalla cosiddetta pubblicità e comunicazione subliminale.Tale concetto venne ideato e messo a punto da James Vicary, nella seconda metà degli anni cinquanta, negli Stati Uniti d’America. Erano anni profondamente diversi rispetto a quelli che stiamo vivendo, dove l’ottimismo e la fiducia dei propri mezzi, derivata dai consumi alle stelle e da un mondo dove c’era una netta linea di separazione tra l’Occidente più opulento e la Cortina di ferro, dominavano lo scenario e lo scacchiere geopolitico dell’epoca. Vicary era titolare di un’agenzia pubblicitaria, ruolo che gli consentirà dunque di sperimentare la cosiddetta tecnica della comunicazione subliminale.
Ci sono diverse opere a tema che mostrano questo fenomeno, come ad esempio la celebre serie televisiva di Ai confini della realtà, ma anche altri film come Matinèe di Joe Dante. Così il pubblicitario in una piccola sala di un cinema della polverosa provincia americana, utilizzò per la prima volta uno strumento che egli stesso aveva chiamato “tachistoscopio”, per poter proiettare determinate immagini sovrapposte ai fotogrammi di un film. Questo tachistoscopio permetteva di ridurre la permanenza di queste immagini a tempi brevissimi, meno di un millesimo di secondo, piuttosto al di sotto della soglia di percezione conscia, da cui il nome appunto di sub-limen, al di sotto della soglia.
Durante la proiezione del film agli spettatori non sembrava accadere niente di strano, salvo poi presentare evidenti conseguenze comportamentali solo al termine della proiezione. Nello specifico le immagini proiettate presentavano scritte come “Mangiate pop corn” o “Bevete Coca Cola”. Le vendite grazie a questo trucco aumentarono del 58 e del 18%, ma la cosa più importante fu che in seguito a questo esperimento, esplose il tema della pubblicità subliminale come un infuocato problema di politica pubblica in tutti i paesi del blocco occidentale.
Non a caso si parlerà anche di effetti subliminali che vennero utilizzati in canzoni, spot e slogan pubblicitari. I riferimenti a questo particolare stile di tecnica pubblicitaria, sono oggi all’ordine del giorno in format tv come i Simpson, Family Guy e altri prodotti di satira, che mostrano i limiti di queste tecniche e delle tecnologie che vennero utilizzate. Un film su tutti ha evidenziato questo aspetto, dei messaggi subliminali di controllo tra le persone.
Si tratta del capolavoro del 1988, They Live, Essi vivono del maestro dell’orrore John Carpenter. Carpenter realizza uno dei suoi film più riusciti partendo dagli studi di Marshall McLuhan, sul medium, così come aveva già fatto in precedenza il collega canadese David Cronenberg, con il suo Videodrome. A differenza del collega, anch’egli a suo agio tra i territori dell’orrore e del cinema di tensione, Carpenter gioca la carta della fantascienza mutuata appunto da pellicole stile anni cinquanta, con un plot narrativo che deve qualcosa al fortunato serial Visitors. Ci sono degli alieni che si sono appropriati dei mezzi di stampa, della tv, del cinema e che stanno manipolando e controllando l’intera umanità, aiutati dai nostri leader politici e dagli uomini di potere.
Il film oggi appare come un grande classico della fantascienza e fantapolitica anni ottanta, tanto da aver influenzato anche il mondo della street art e di un autore su tutti: Shepard “Obey” Fairey. Lo stile di Fairey oggi viene imitato per uno strano corto circuito mediatico, anche dalla pubblicità mainstream, fino a diventare protagonista di un videogioco omonimo dal titolo Obey Me! una simulazione che può essere sviluppata e praticata anche attraverso dispositivi mobili con app di gioco. In effetti nel mondo della videoludica la distopia e i messaggi subliminali sono da sempre un tema caldo, affrontato in modo piuttosto originale e differente. Tra i giochi più popolari di questo momento troviamo sicuramente le attrattive dei casino virtuali appartenenti al contesto del gambling online digitale.