Renexia ed il parco marino eolico delle Egadi
Renexia ed il parco marino eolico.Sono oltre 110 i parchi eolici marini già operativi in Europa, mentre ora per luce e gas: solo i rincari per le imprese..
Si stima che nel primo trimestre di quest’anno le imprese saranno chiamate a pagare, rispetto al 2019 (anno pre-pandemia), ben 14,7 miliardi di euro in più di energia elettrica e gas.Togliendo a questo importo 1,7 miliardi di misure di mitigazione introdotte dal Governo nelle settimane scorse, nel primo trimestre 2022 le aziende dovranno farsi carico di un extra costo pari a 13 miliardi:una vera e propria stangata.
Ma può essere disponibile energia elettrica pulita proprio dalle installazioni dei generatori eolici installati su boe.
In queste settimane vi è una proposta di RENEXIA in fase di valutazione sia negli uffici della Regione Sicilia, che presso i promotori dei vari comitati che si occupano di mare e di pesca..
In realtà potrebbe essere un “falso problema” visto che basterebbe documentarsi presso alcuni governi europei e magari visitare qualche decina dei circa 110 parchi eolici già in attività nella sola Europa..
Senza per questo scomodarsi per volare negli Stati Uniti ove sono in installazione ben sette nuovi grandi parchi marini eolici da 30 GW
E volare in Russia ?
In Russia sono in fase di progettazione un grande parco eolico nell’Artico ed un altro nel mar d’Azov. Ma già il parco marino eolico di Chukotka è già operativo.. e ( forse ) visitabile.
A prescindere dalle innumerevoli “considerazioni” e “pareri” ed “autorizzazioni” che rallentano, quando non bloccano, la produzione di energia elettrica alternativa al petrolio ed al gas importati dall’estero, l’installazione a mare di turbine galleggianti potrebbe diventare pure una occasione per la protezione ed il monitoraggio della stessa area marina.
Infatti l’area potrebbe essere facilmente monitorata da remoto sia in superficie che al di sotto della superficie stessa con l’installazione di moderne boe-radar dotate di idrofoni e di sonar in grado di monitorare le attività subacquee.
L’installazione delle boe-radar ai bordi delle aree utilizzate per l’installazione dei generatori eolici permetterebbe:
1 – il controllo del traffico marittimo nella zona di installazione.
2 – la regolamentazione delle attività di pesca: autorizzandosi la pesca nei periodi legali ad operatori autorizzati.
3 – lo sviluppo di una vasta area di ripopolamento e di protezione dei fondali.
4 – il monitoraggio e lo studio della presenza e del passaggio dei grandi mammiferi..
Infatti, le boe di controllo e di monitoraggio radar da remoto sono in grado inviare le immagini radar a terra e quindi di permettere all’operatore di controllare il traffico marittimo.
Non solo.
Sono in progettazione per conto di un ente oceanografico francese delle boe equipaggiate con idrofoni e con sonar per il monitoraggio dei grandi mammiferi. Anche in questo caso le informazioni captate dai fondali marini sono inviate alla stazione di controllo a terra.
Con l’attuale tecnologia le boe di controllo e sorveglianza possono anche essere dotate di un drone in grado di identificare qualsiasi imbarcazione visualizzata dall’operatore radar inviando le immagini dell’imbarcazione al fine di un preciso riconoscimento..