Il Premier Mario Draghi ha annunciato alla Camera uno snellimento nelle procedure per l’installazione di impianti per le energie rinnovabili, la Parlamentare sarda lancia l’allarme sui rischi del diffondersi indiscriminato di parchi eolici in Sardegna che non può essere giustificato dalla guerra in corso in Ucraina
«Giù le mani dalla Sardegna – denuncia la deputata sarda del Gruppo Misto – è preoccupante quanto dichiarato in Aula dal nostro Premier. Draghi auspica una maggiore semplificazione delle procedure per l’installazione degli impianti per le energie rinnovabili, per essere pronti a fronteggiare eventuali crisi energetiche, come quella generata dall’attuale situazione geopolitica».«Sappiamo bene quante imprese italiane e straniere – spiega la Lapia – non vedono l’ora di mettere le mani sulla nostra terra e sul nostro mare, gli incentivi del Governo sono allettanti e i progetti presentati sono tanti anche in zone di altissimo pregio».
«Non sarà la Sardegna a pagare per tutto il Paese, in termini di scempio ambientale per risolvere in tempi brevi la crisi energetica ina atto o quelle che si presenteranno in futuro. Il Governo non può non tener conto dei danni che deriverebbero dall’autorizzare in maniera superficiale e senza le dovute procedure l’installazione di parchi eolici o fotovoltaici. Auspico che si riveda l’ipotesi di snellire le procedure – ha concluso l’esponente del gruppo Misto- non si può sfruttare la scusa di una guerra, per far concludere agli imprenditori affari facili a scapito dell’ambiente».