“Agire in modo eccessivamente tempestivo rischiava, infatti, di rivelarsi solo dannoso per gli oltre 200 operatori del comparto la cui fonte di sostentamento è proprio l’attività di pesca.
Sia chiaro – annota ancora Giagoni -: non siamo contrari alla sospensione di per sé ma abbiamo voluto prima ascoltare le richieste delle associazioni di categoria e dei pescatori stessi. Un confronto aperto e costruttivo che le istituzioni dovrebbero sempre mettere in campo come abbiamo fatto noi della Lega.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche io Vicecapogruppo del Carroccio, Andrea Piras: “Già in occasione dell’audizione in Quinta Commissione dei rappresentanti del Consorzio Biotecnomares avevo espresso preoccupazione per la situazione che si stava andando a creare tra gli operatori del comparto.
Il rinvio era a nostro avviso inevitabile per poter consentire di studiare al meglio le modalità per l’erogazione degli indennizzi a favore di pescatori professionali autorizzati e degli addetti all’ausilio e al soccorso imbarcati che rischiavano seriamente di non poter portare garantire il giusto sostentamento per sé e le rispettive famiglie già duramente colpite dalle restrizioni della pandemia”.
” Speriamo adesso – conclude Piras – che questo rinvio del fermo consenta anche di accogliere un’altra delle richieste promosse dai professionisti: la certezza dei controlli contro l’abusivismo, unico strumento per consentire che questo sacrificio non sia vano”.