Al tema, particolarmente sentito in un momento di rilancio dell’economia anche nell’isola, Confindustria Centro Nord Sardegna e Confidi Sardegna (consorzio di garanzia collettiva fidi creato nel 1974 nell’ambito di Confindustria Sardegna) hanno dedicato un webinar che si è tenuto in streaming questa mattina (martedì 1 febbraio) con la partecipazione di circa 140 utenti, tra imprenditori e professionisti.
“La Finanza Agevolata per la ripresa e l’innovazione: Programmare oggi gli investimenti con Transizione 4.0 e il PNRR” questo il titolo della conferenza che si è svolta con il supporto di Credit Data Research Italia e Cribis, società del Gruppo CRIF leader nei servizi commerciali per la gestione del credito e lo sviluppo del business in Italia e all’estero.
«Siamo diventati il paese che sta nella parte alta della classifica della ripresa economica europea, una locomotiva – ha rimarcato in apertura Giuseppe Ruggiu, presidente di Confindustria Centro Nord Sardegna –. Questo è un risultato che dobbiamo sicuramente alla caparbietà e alla resilienza degli imprenditori. I settori di maggiore ripresa sono quelli dell’edilizia, della manifattura e abbiamo grandi aspettative per il turismo».
Sono stati infatti attivati strumenti idonei per le imprese, che oggi si muovono in un mercato sempre più internazionale. Oltre al fattore lavoro e alle risorse umane, un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle aziende è ricoperto dalla finanza, che permette di innovare e investire nel futuro, ha aggiunto Giansimone Masia, direttore di Confindustria CNS. Il webinar ha dato agli operatori la possibilità di conoscere strumenti ormai diventati fondamentali, come il PNRR. La Transizione 4.0 è invece un altro strumento, utilizzato dalle aziende per ottenere e gestire finanziamenti e crediti di imposta.
«Gli ultimi due esercizi sono stati profondamente caratterizzati dagli effetti economici derivanti dalla crisi pandemica. In tale contesto la nostra attività è stata indirizzata soprattutto alla gestione e al monitoraggio delle garanzie in essere, nel rispetto degli interventi normativi di Governo e Regione, permettendo così di sterilizzare le tensioni nel sistema – ha spiegato Achille Carlini, presidente di Confidi Sardegna –.
Superato il picco della pandemia e confortati con una crescita del Pil, sull’onda lunga di dati quindi positivi, abbiamo attivato una serie di strumenti personalizzati da mettere a disposizione delle imprese associate, puntando su un modello di consulenza finanziaria specialistica con pacchetti di servizi completi e personalizzati».
Una consulenza a 360 gradi, fino alla rendicontazione finale, come ha detto il direttore generale di Confidi Sardegna, Alessandro Tronci. Secondo gli ultimi dati (aggiornati allo scorso 31 dicembre) Confidi sta erogando crediti diretti pari a 8 milioni e 217 mila euro, con un volume di operazioni garantite pari a 202 milioni e 327 mila euro, con garanzie rilasciate di 98 milioni e 539 mila euro.
Nel dettaglio, la Finanza Agevolata è un insieme di strumenti messi a disposizione delle imprese dal legislatore. Mira a sostenere lo sviluppo delle imprese e il miglioramento della competitività dell’intero sistema economico, favorendo le sinergie e permettendo l’integrazione tra risorse europee, nazionali e locali finalizzate allo sviluppo del tessuto imprenditoriale.
Carlo Spagliardi, ceo di Credit Data Reserch Italia, società che opera con 180 professionisti e dodici sedi, tra cui una a Sassari con cinque operatori, ha chiarito che l’obiettivo è far capire che la Finanza Agevolata funge da supporto nella propria strategia di investimenti, non può esserne invece alla base. Anteporre l’agevolazione al percorso aziendale rischia di spostare l’obiettivo vero. Va invece intesa come una soluzione complementare agli strumenti finanziari presenti sul mercato e può costituire il booster di questi ultimi. La Finanza Agevolata è allora incardinata su due elementi: la cumulabilità e la complementarità.
Il Piano Transizione 4.0 risponde agli obiettivi della cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, che vede l’utilizzo di macchine intelligenti interconnesse in rete. Aspetti chiariti da Andrea Vernaci, specialista Outsourcing CDR Italia, e da Fabrizio Satolli, Sales Coordinator Cribis.
Il Piano Transizione 4.0 sostituisce i precedenti Impresa 4.0 e Industry 4.0 e rappresenta l’indirizzo di politica industriale dell’Italia di durata pluriennale fino al 2025, per offrire al tessuto imprenditoriale italiano una serie di incentivi. Uno di questi è stato il credito d’imposta al 40 per cento di aliquota per investimenti su beni nuovi e strumentali per il miglioramento dell’attività dell’azienda e che siano durevoli. Soluzione che ha trovato il favore delle imprese e che può costituire un modello efficace per il futuro.