Pier Luigi Ledda è stato riconfermato alla guida della Cisl territoriale, la proclamazione è avvenuta questa sera, al termine dei lavori dell’XI Congresso territoriale svoltosi a Sassari nella sala convegni dell’hotel Grazia Deledda.
Con il segretario uscente, sono stati riconfermati anche i segretari confederali Marinella Costa e Alessandro Marcellino.
Appena l’assemblea dei delegati si è espressa, ecco le dichiarazioni a caldo del segretario Pier Luigi Ledda: «Ripartiamo con slancio, tenendo conto che dopo la fase acuta della pandemia dovremo dare la priorità alle tante fragilità per provare a trasformarle in condizioni di opportunità, dobbiamo scommettere su un cambiamento di paradigma, su una nuova capacità di fare sistema, di fare rete, di condividere e assumere così una nuova visione strategica e le conseguenti azioni capaci di attrarre capitali e imprese e, quindi, contribuire a creare occupazione e valorizzare il capitale ambientale, sociale e territoriale».
«Dobbiamo essere consapevoli del fatto che oggi i sistemi territoriali competono tra loro e quando funzionano, divengono attrattivi per gli investimenti in termini di capitale anche umano. Laddove i sistemi territoriali funzionano bene, le persone restano o ritornano, portando con sé valori, speranze, sogni».
La riconferma di Pier Luigi Ledda, testimonia, se mai ci fosse bisogno, il grande lavoro svolto finora, la qualità del programma portato avanti in questi quattro anni, imperniato attorno al XI Congresso territoriale attestazioni di gradimento e stima espressi, a chiare lettere, durante i numerosi interventi nell’arco dell’intensa due giorni congressuale appena conclusa: «È fondamentale – prosegue Ledda – sottolineare l’importanza storica e politica di questo accordo sottoscritto da Rete metropolitana, dalla Provincia con le Unioni dei Comuni, delle Comunità montane e del Tips (Tavolo istituzioni parti sociali) del quale facciamo parte anche noi, insieme a Cgil e Uil, a tutte le associazioni datoriali, alla Camera di commercio, al Consorzio industriale».
«Si tratta – ha detto ancora – di un’occasione che non dobbiamo sprecare e sulla quale dobbiamo, unitariamente, insistere e mettere in campo tutta la determinazione necessaria per la sua realizzazione».
La sfida da raccogliere, ora, è la programmazione degli interventi legati all’arrivo delle ingenti risorse provenienti dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e dal Piano 2021-2027 dei fondi strutturali: «Un’opportunità straordinaria – conclude Ledda – a cui la Sardegna e il Sassarese non possono rinunciare».
Su questo fronte, il segretario territoriale della Cisl ha rimarcato più volte, anche durante i lavori del congresso, che occorre disegnare un nuovo modello di sviluppo caratterizzato da un’offerta ancorata fortemente alle radici culturali e identitarie dell’isola, ma anche alla capacità di stare al passo con le innovazioni tecnologiche investendo in particolare su alcuni settori: dal digitale alle risorse umane, dalle nuove tecnologie alla riqualificazione dei poli industriali, dalle energie rinnovabili alla green economy.
Ancora, nell’alta qualità delle produzioni agroalimentari, nell’enogastronomia, sui servizi al territorio, sull’industria turistica, sulla tutela dell’ambiente, sulle biotecnologie e la sanità per innalzare la qualità della vita.
Ma soprattutto, come sindacato, Pier Luigi Ledda ha insistito sulla necessità di farsi carico delle tante situazioni critiche generate dalla grande recessione e aggravate dalla pandemia.
Da qui l’esigenza di recuperare l’antico e nobile ruolo del sindacato di tutelare lavoratrici e lavoratori, giovani, anziani e tutte quelle categorie particolarmente esposte in questo travagliato momento storico.
La chiusura dei lavori, coordinati dal segretario regionale Gavino Carta, è stata affidata a Andrea Cuccello della segreteria nazionale.