Sempre più italiani si affidano ad Internet per trovare lavoro. L’indagine di Applavoro.it!
Il canale digitale è sempre più quello preferito dagli italiani alla ricerca di un impiego, non solo per i più giovani. Dato in crescita soprattutto nelle grandi città.
Cercare lavoro è al tempo stesso un lavoro, considerando l’impegno profuso, le ore passate a spulciare annunci ed inviare curricula. Quando si è alla ricerca di un impiego le soluzioni da adottare sono diverse: leggere annunci e inviare il proprio curriculum online, consegnarlo a mano ad un eventuale datore di lavoro con la speranza di una chiamata, sfogliare le riviste di annunci cartacee o affidarsi ad una delle tante agenzia interinali ubicate sul territorio.Ebbene stando all’indagine fatta da Applavoro.it, il portale che mette in contatto domanda e offerta di lavoro puntando sulla meritocrazia, la maggior parte degli italiani sta optando per la prima soluzione.
Sono sempre di più infatti le persone che usano esclusivamente il canale digitale per cercare lavoro.
Lo si evince dai dati del portale che negli ultimi mesi sta facendo registrare picchi record di nuovi iscritti. La ricerca online è senza dubbio appannaggio dei giovani, abituati a gestire contatti, relazioni, acquisti direttamente dallo smartphone; c’è comunque da sottolineare che la penetrazione dei “dispositivi intelligenti” raggiunge ormai livelli altissimi, coprendo anche le fasce d’età più anziane, come confermato dai numeri.
“Il mondo del lavoro sta cambiando molto rapidamente, e con esso anche il modo di cercare un impiego” – spiega Marco Contemi, imprenditore e fondatore del portale Applavoro.it. “Sono in fortissimo aumento gli utenti che cercano nuove opportunità lavorative sul web, così come la quasi totalità delle aziende ormai punta sul digitale per reperire nuovi collaboratori. La digitalizzazione nel mondo del lavoro è da accogliere con entusiasmo perché offre decisamente moltissime opportunità e facilita l’incontro domanda-offerta.
L’identikit di chi cerca lavoro online
La platea con il maggior numero di iscritti è quella che va dai 35 ai 44 anni, sono quasi il 32%. A seguire quasi a sorpresa la fascia 45-54 che sono il 29%. Un numero importante e inaspettato che mostra come sempre più persone adulte, che probabilmente hanno perso lavoro o non sono soddisfatte di quello attuale, usano il canale digitale per mettersi alla ricerca di un nuovo impiego. Non male anche la fascia 25-34 anni che sono il 19,26% della platea. In questo caso trattandosi di una fascia dove si è appena usciti dal contesto universitario, la maggior parte degli iscritti puntano alla loro prima occupazione nel mondo del lavoro.
Chi cerca maggiormente lavoro utilizzando il canale digitale sono soprattutto le donne visto che quasi i 2/3 degli iscritti appartengono al gentil sesso. Ma chi cerca lavoro online? Non solo disoccupati visto che circa il 26% ha comunicato al momento dell’iscrizione di avere un impiego ma di volersi guardarsi attorno alla ricerca di nuove opportunità. E quale canale migliore per farlo se non quello digitale che permette di visionare gli annunci, inviare la proprio candidatura senza bisogno di spostamenti e decine di curriculum consegnati a mano.
Dai dati in possesso si evince come si cerca più lavoro su internet soprattutto nelle grandi metropoli. Roma, Torino, Milano, Napoli, sono loro a guidare la classifica delle città con più candidati, tutte oltre al 5% sul totale, con la capitale a fare da guida. Sicuramente vivere in grandi contesti urbani rende molto più difficoltosa la ricerca di lavoro porta a porta e al tempo stesso le aziende ubicate nelle grandi città sono molto più portate ad inserire annunci di lavoro online per coprire le proprie posizioni vacanti, anziché affidarsi magari a vecchie tecniche come volantini, annunci su giornali cartacei o la rete di conoscenze.
Le cose sono cambiate anche nelle agenzie interinali. Anche loro infatti usano sempre di più il canale digitale per trovare le figure richieste dai loro clienti, che sono soprattutto grandi aziende. Insomma anche il mercato del lavoro sta cambiando di pari passo con il processo di digitalizzazione.