Sifus Confali: a breve una App salva braccianti contro la cancellazione indiscriminata delle giornate lavorative dalle aziende ritenute fasulle.
Grosso (Sifus) e Sparta’(Aiace): “Se gli enti preposti faranno propria l’ app, si avvierà la risoluzione di un problema che nessuno ha mai inteso affrontare”
La Segretaria Generale del SiFUS e quella dell’associazione dei consumatori AIACE (Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo) sono in attesa di poter avere a disposizione l’applicazione “app salva braccianti” che hanno commissionato e che poi ogni bracciante agricolo potrà installare nel proprio telefonino, in maniera tale da mettere a conoscenza degli organismi preposti il luogo fisico in cui sta prestando attività lavorativa.E non appena la “app salva braccianti” sarà disponibile, i dirigenti di SiFUS ed AIACE, rispettivamente Maurizio Grosso, segretario generale del SiFUS e Giuseppe Spartà, presidente nazionale di AIACE- fanno sapere che chiederanno di “incontrare i Ministri preposti, ma anche prefetture, ispettorati e sindaci per illustrarla e descriverla, affinché possa essere utilizzata nell’interesse esclusivo dei braccianti agricoli ‘veri’.
Le ragioni di questa ‘app salva braccianti’ sono dovute alla necessità oggettiva di risolvere un problema atavico soprattutto nelle regioni del sud ossia quello relativo alla cancellazione indiscriminata di giornale lavorative ai braccianti veri qualora una azienda agricola venga ritenuta fantasma da controlli ispettivi tardivi.
Gli istituti inquirenti, per carenza di personale, effettuano le ispezioni a distanza di tempo e tengono conto esclusivamente della documentazione fornita dal datore di lavoro. Generalmente -spiegano Grosso del SiFUS e Spartà di AIACE- ritengono un azienda agricola fantasma nel momento in cui accertano che sulla base della estensione territoriale, del tipo di coltivazione e del fatturato prodotto non è stato assunto un numero congruo di lavoratori ma un quantità nettamente superiore.
Di conseguenza fanno giustizia sommaria cancellando le giornate di tutti, sia dei braccianti falsi che di quelli veri. I braccianti per dimostrare le loro ragioni dovranno sollevare la questione in giudizio e, posto che vincano, perdere anni ed anni di tempo senza percepire né l’indennità di disoccupazione né avere l’assegnazione dei contributi previdenziali.
Sono migliaia i braccianti veri finiti in mezzo ad una strada a causa di controlli ispettivi non avvenuti in corso d’opera ma a distanza di tempo.
E grazie all’app salva braccianti si può risolvere un problema che da vent’anni a questa parte investe ogni bracciante almeno tre, quattro volte lungo la carriera lavorativa -dichiarano Maurizio Grosso del SiFUS e Giuseppe Spartà di AIACE- a causa della furbizia di un numero per fortuna sempre minore di azienda agricole e di un sistema non certamente idilliaco utilizzato per i controlli ispettivi.
Se gli organismi preposti faranno propria l’app salva braccianti e i braccianti l’attiveranno -concludono Grosso del SiFUS e Spartà di AIACE – quando prestano la loro attività lavorativa, avremo la prova, a prescindere dai risultati delle ispezioni aziendali tardive che si è lavorato davvero oppure no. Quindi, un risultato storico su cui lavoriamo da vent’anni.