“Noi condanniamo questo modo di fare, se esiste un problema di natura politica, questa deve essere gestita e risolta nell’alveo naturale della stessa e non schermandosi dietro la dignità di tutti i lavoratori, i quali pressati psicologicamente ed esposti ad un ‘processo’ di natura politica si vedono strumentalizzati e umiliati: cosa si nasconde dietro a tutto questo? Si vuole giustificare qualcuno o qualche cosa? Per noi è inaccettabile”.
Duro è il commento del Segretario Provinciale Ugl Chimici Matera, Antonio Epifania e di Pino Giordano dell’Ugl Matera per i quali, ” poniamo solo ed esclusivamente la nostra piena fiducia all’Assessore Regionale del Dipartimento Attività Produttive Francesco Cupparo, a tutela di tutti i lavoratori e lavoratrici del sito di Ferrandina, non spiegandoci senza mezzi termini il perché la ripresa della produzione alla Coopbox, preannunciata per lunedì 21 febbraio, è stata rinviata.
Per l’Ugl Matera non è accettabile la scusante che il tutto è per dare modo all’azienda di presentare un piano di sviluppo industriale per nuovi investimenti. Caro Assessore Cupparo, scongiuriamo che agli attuali 35 dipendenti venga riservato lo stesso trattamento della Ferrosud di Matera ossia – proseguono Epifania e Giordano -, che i rappresentanti del Gruppo Happy di Cremona temporeggino nel presentare fatidica proposta di piano di sviluppo industriale per la riconversione della produzione per poi non farne niente: conseguenza, il tutto dovrà ‘piangere’ la Regione con i poveri lavoratori.
Apprezziamo il notevole sforzo finora fatto dall’Assessore Cupparo che ha confermato le misure messe in campo dalla Regione per la Val Basento e la tutela dei lavoratori ma non vorremmo assistere a un nuovo progetto di desertificazione industriale.
Se potrà essere utile anche un nostro supporto sindacale siamo disponibili H/24, l’Ugl Matera è vicina ai lavoratori, alle Istituzioni e al territorio chiedendo anche all’On. Prefetto di Matera, Dott. Sante Copponi, di vigilare su questo ennesimo dramma occupazionale che si sta consumando nel nostro territorio e perché si avvii quanto più rapidamente il piano di investimento del Gruppo Happy senza perdita di tempo”.