A Casalbuono case costruite da emigranti Uruguay
E’ tutto pronto – Vienna Cammarota – anni 72 attraverserà i borghi campani, lucani e calabresi: rivive la Via Regia delle Calabrie.Briefing stampa e partenza Sabato – 26 Marzo – ore 9 e 30 – località Pagliarone di Serre, comune di Serre (SA).
A Nemoli, in Basilicata sarà accolta da scuole ,a anche da famiglie provenienti dalle zone di guerra
Luca Esposito (scrittore, architetto, storico della cartografia del Regno di Napoli, autore della ricerca) :
“A Casalbuono, ultimo borgo della Campania Vienna noterà alcune abitazioni realizzate in un curioso stile “coloniale”, costruite da famiglie di emigranti di ritorno dall’Uruguay
La Cammarota partirà, da Serre, esattamente dall’Epitaffio del 1779, una sorta di indicazione stradale di allora, che segnalava il tratto nuovo della Via Regia delle Calabrie, la Napoli – Reggio Calabria dell’ ‘800.
Abbiamo riscoperto antiche osterie come la Taverna Cioffi che ospitò Carlo Pisacane e Giuseppe Garibaldi, la Taverna delle Armi che siamo riusciti a ritrovare nella boscaglia, la Taverna della Duchessa. Erano le aree di servizio dell’epoca.
Ma abbiamo trovato ponti romani, strade romane risalenti a 2100 anni fa, stazioni postali borboniche, c’è anche un fortino francese.
Vienna attraverserà il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Alburni, ma anche la Lucania, il Pollino Lucano e Calabrese. A Nemoli, Domenica 27 Marzo, al suo ingresso in Basilicata verrà accolta da scuole e da famiglie scappate dalla guerra!”.
Vienna Cammarota (Ambasciatrice Archeoclub D’Italia) :
“Ho 72 anni ma tanta voglia di raccontare.
Anticiperò di qualche ora la partenza.
Partirò alle ore 9 e 30 per stare più tempo con gli abitanti di Serre, durante il percorso, di Sicignano, ma anche di Auletta, di Pertosa.
Poi Domenica mattina arriverò a Casalbuono e nel pomeriggio attraverserò il confine con la Basilicata.
A Nemoli incontro con scuole e famiglie provenienti dall’Ucraina. Camminerò con le bandiere dell’Italia e dell’Ucraina”.
E Vienna Cammarota – anni 72 – percorrerà 182 km a piedi – attraverserà 22 borghi – per raccontare una delle strade più antiche ed affascinati tra osterie, ben 14 tratte postali ma anche castelli, tracciati di epoca romana e cinte murarie di un tempo.
Iniziata nel 1778 – abbandonata nel 1962 definitivamente, la Via Regia delle Calabrie “nasconde” almeno 14 tratte postali ottocentesche, ponti romani e del ‘700, antiche osterie di un tempo, palazzi, siti di epoca romana o borbonica.
Ben 60 anni dopo sarà una donna di 72 anni a ripercorrerla a piedi per raccontarla!
Nel link ampia foto – gallery https://wetransfer.com/downloads/7a06f46700a766d8af817600b629752320220322144206/ae1be2fb915063d5ab49920f36541a1320220322144246/3d69c1
“Anticipo la partenza del cammino alle ore 9 e 30 per dare soddisfazione agli abitanti di Serre, di Sicignano che mi hanno contattato, di Auletta e Pertosa.
Ringrazio tutti per l’accoglienza. A Pertosa arriverò nel tardo pomeriggio di Sabato 26 Marzo.
Domenica a metà mattinata arriverò a Casalbuono che geograficamente è l’ultimo comune della Campania, regione che lascerò quasi nella tarda mattinata di Domenica 27 Marzo, poi varcherò il confine tra Campania e Basilicata per entrare in Basilicata nel primo pomeriggio di Domenica 27 Marzo attraversando Lagonegro e Rivello.
Arriverò a Nemoli nel pomeriggio di Domenica 27 Marzo dove avrò modo di incontrare ben tre nuclei di famiglie provenienti dall’Ucraina.
Il 28 Marzo mattina sarò ben lieta di parlare nelle scuole di Nemoli, incontrare studenti, cittadini che ringrazio di cuore.
Di cosa parleremo? Parleremo di quanto siano importanti la pace e la solidarietà e anche la nostra identità storica.
Racconterò ai nostri ragazzi il Patrimonio Ambientale e Culturale di cui la Via Regia delle Calabrie è ricca! Il 28 in tarda mattinata ripartirò per raggiungere a piedi, dopo 6 ore di cammino Castelluccio Superiore (Pz), Castelluccio Inferiore (Pz), Laino Borgo (Pz). Rotonda (Pz), Morano Calabro (Cs), Castrovillari (Cs)”.
Lo ha affermato Vienna Cammarota, anni 72, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide.
E Vienna attraverserà la Campania entrerà in Basilicata il 27 Marzo pomeriggio per attraversarla ed entrare in Calabria Mercoledì 30 Marzo.
In Campania, Vienna Cammarota attraverserà i comuni di : Serre (Sa), Postiglione (Sa), Sicignano degli Alburni (Sa), Petina (Sa), Auletta (Sa), Pertosa (Sa), Polla (Sa), Atena Lucana (Sa), Sala Consilina (Sa), Padula (Sa), Montesano (Sa), Casalbuono (Sa).
In Basilicata la camminatrice di anni 72 attraverserà : Lagonegro (Pz), Rivello (Pz), Nemoli (Pz), Lauria (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), Castelluccio Inferiore (Pz), Laino Borgo (Pz). Rotonda (Pz). Ed invece in Calabria: Morano Calabro (Cs), Castrovillari (Cs). Vienna dunque attraverserà la Napoli – Reggio Calabria dell’800 tra stazioni postali, borghi, antiche taverne!
Grazie ad uno studio di ricerca durato ben 8 anni :
“La Strada Regia delle Calabrie. Ricostruzione storico-cartografica dell’itinerario postale tra fine Settecento e inizio Ottocento, da Napoli a Castrovillari” è stata ritrovata e georeferenziata sui sistemi satellitari la Napoli – Regio Calabria dell’ ‘800. L’autore è l’architetto Luca Esposito, storico della cartografia del Regno di Napoli e delegato Archeoclub D’Italia al programma di riqualificazione dei borghi sulla Via Regia delle Calabrie.
“La Napoli – Reggio Calabria dell ‘800 è stata iniziata da Fedinando IV iniziò nel 1778. Abbiamo ritrovato e documentato la consolare romana Via Popilia risalente al 132 a. C. ma anche ben 14 tratte postali, dunque gli uffici postali di epoca borbonica, ponti di epoca romana ma anche del ‘700, palazzi ducali che hanno ospitato re, principi ma anche tante Taverne ed Osterie, ad esempio la Taverna Cioffi divenuta famosa per aver dato rifugio per una notte a Carlo Pisacane, il 29 Giugno del 1857 e tre anni più tardi, il 4 settembre 1860,per aver ospitato Giuseppe Garibaldi, la Taverna delle Armi che siamo riusciti a ritrovare nella boscaglia. Conosciuta come la Taverna di Castelluccio, viene documentata per la prima volta nel 1749.
C’è anche da vedere lungo il cammino, la Fontana della Regina Margherita, piccola e pittoresca costruzione in stile barocco con relativa lapide ed iscrizione latina, fatta realizzare da Ferdinando IV di Borbone nel 1793 – ha affermato Luca Esposito, architetto, storico della cartografia del Regno di Napoli, autore dello studio, delegato Archeoclub D’Italia al progetto di riqualificazione dei borghi della Via Regia delle Calabrie – la Taverna del Marchese sul fiume Tanagro, la Taverna della Duchessa, la Taverna Caggiano. Sono tutte osterie che hanno ospitato anche personaggi importanti, anche perché erano una sorta di aree di servizio dell’epoca.
Non bisogna dimenticare che la Via Regia delle Calabrie è stata percorsa anche dai viaggiatori del Gran Tour e allo stesso tempo anche da coloro i quali scappavano da eventi bellici dell’epoca o volevano imbarcarsi per raggiungere l’America.
Lungo la strada è possibile vedere gli uffici postali dell’epoca, geo – siti, oasi naturali, siti archeologici, palazzi e siti anche dal notevole interesse architettonico.
L’appello è che tutto questo diventi Patrimonio Culturale di interesse nazionale! Con Vienna Cammarota dunque nasce un grande cammino, nuovo!”.
Un cammino di interesse storico e turistico!
“Considerato il crescente interesse che oggi riscuote il viaggiare “a piedi” , i dati statistici relativi al Cammino di Santiago, alla, Via Francigena ed al Cammino di Assisi, ad esempio, sebbene risentano di una forte attrattiva “spirituale”, indicano un’affluenza di persone in transito che è triplicata negli ultimi 5 anni. In questa particolare zona d’Italia – ha proseguito Esposito – compresa tra il litorale tirrenico e gli aspri territori montani del Cilento, della Basilicata e della Calabria settentrionale, percorrere a piedi le strade del passato, significa penetrare lentamente dentro borghi e architetture che hanno storie sorprendenti e misteriose ancora da raccontare, segreti sui quali indagare, opportunità e stimoli per l’immaginazione dei viaggiatori più curiosi. Inoltre la Via Regia delle Calabrie costeggia anche un grande patrimonio naturalistico, oasi, geositi di notevole valore”.
Un grande patrimonio da valorizzare. Ad esempio nel territorio di Padula, Vienna Cammarota vedrà il Battistero di S. Giovanni in Fonte.
“Si tratta di un Battistero di origine paleocristiana tra le più suggestive dell’intero territorio del Vallo di Diano.
Con ogni probabilità l’edificazione del Battistero risalirebbe al V secolo, legata all’evangelizzazione della zona operata da S. Prisco e da S. Paolino. La prima menzione dell’edificio, compare per la prima volta nel periodo normanno, quando fu concesso da Ruggero II ai Cavalieri Templari, protettori dei luoghi sacri della Terra Santa.
Lì abbiamo quattro affreschi raffiguranti i volti dei quattro Evangelisti – ha continuato ancora Esposito – databili alla stessa epoca di fondazione del Battistero e probabilmente in rapporto con la ritrattistica imperiale di età costantiniana.
Gli affreschi sono attualmente conservati nei depositi della Certosa di Padula.
Ma la suggestione maggiore di questo monumento della cristianità è data dal flusso di acqua sorgiva che lo attraversa, che richiama un passo del Profeta Ezechiele: “
E sotto il Battistero Paleocristiano nasce anche un torrente sul quale passa il Ponte di Fonti.
Vienna vedrà il Mulino di Fonti di cui sono ancora visibili l’antica struttura con gli edifici rurali annessi, sulla sinistra della carreggiata, poco oltre il limite stradale.
C’è la linea ferroviaria dismessa Sicignano – Lagonegro. Lungo il cammino, Vienna troverà l’antica Taverna del Tomusso e attraverserà, in rapida successione tre corsi d’acqua: la Lamia, la Fiumara e F. Imperatore, la valle del fiume Tanagro, ed ancora il Calore e vedrà l’antica Taverna di Casalbuono.
Sarà interessare notare anche la trasformazione di queste antiche taverne: alcune sono rimaste come erano, altre ospitano oggi altre attività. La Cammarota arriverà poi a Casalbuono, dunque nella parte estrema della Campania, geograficamente l’ultimo paese della Campania”.
Il pittoresco borgo di Casalbuono è l’ultimo della Campania, poi si entrerà in Basilicata! Lungo l’attuale via Roma, percorrendo un tratto rettilineo in discesa lungo il quale è possibile notare alcune abitazioni realizzate in un curioso stile “coloniale”, costruite da famiglie di emigranti di ritorno dall’Uruguay.
“Casalbuono è un pittoresco borgo arroccato ai piedi di un castello databile al XV secolo (noto come Palazzo del Barone), che fu sede di numerose famiglie nobiliari locali, tra cui i Sanseverino.
Il paese ha origini antichissime essendo fondato dai profughi della distrutta Cesariana, stazione romana situata sulla via Popilia.
Originariamente il nome era Casalnuovo – ha affermato Luca Esposito – ma dal 1863 assunse la nuova denominazione.
Appena raggiunto il centro abitato è possibile osservare, sulla sinistra, un palazzo ottocentesco sulla cui facciata è affissa la tradizionale lapide commemorativa della sosta di Garibaldi.
Subito dopo si presenta un bivio, dove si divide nuovamente il percorso della S.S. 19, che svolta a sinistra, e la strada antica che invece prosegue sulla destra, lungo l’attuale via Roma, percorrendo un tratto rettilineo in discesa lungo il quale è possibile notare alcune abitazioni realizzate in un curioso stile “coloniale”, costruite da famiglie di emigranti di ritorno dall’Uruguay.
Al miglio 87 c’è il vecchio caseggiato che ospitava la Gendarmeria Borbonica, poi con ogni probabilità anche antica stazione postale!”
Fino a Lagonegro ma Vienna Cammarota attraverserà anche il Pollino!
“Vienna oltrepasserà il Vallo di Diano addentrandosi nel territorio montuoso al confine tra Campania e Basilicata, dominato dai monti del Pennarrone e del Cervaro, iniziando l’attraversamento di un’aspra regione appenninica che si spinge sino ai confini con la Calabria.
Fino agli inizi del Novecento, avventurarsi lungo questo tratto di consolare significava esporsi ad un alto rischio di rapina (nella migliore delle ipotesi) ed in alcuni casi era la stessa vita ad essere in pericolo, data l’elevata presenza di feroci bande brigantesche che si nascondevano e muovevano con abilità tra i boschi fittissimi.
Luoghi che vantavano dunque una fama “sinistra” – ha concluso Esposito – motivo per cui i viaggiatori dell’epoca spesso usavano fare testamento prima di partire.
La stessa presenza di alcune piccole cappelle votive, visibili ai margini della strada subito dopo Casalbuono, testimonia l’esigenza dei viandanti di raccomandarsi alla protezione divina prima di attraversare queste zone malfamate.
E’ un territorio incontaminato con il ponticello sul torrente Acquabianca
Il primo manufatto storico da segnalare lungo questa tratta è senz’altro il Ponte del Re sul fiume Calore, una robusta ed elegante struttura a cinque archi. Ma la storia dei ponti che hanno attraversato questo tratto del fiume è particolarmente ricca.
Il Fortino francese in Basilicata!
“Abbandonata la provincia di Salerno, Vienna Cammarota entrerà in quella di Potenza lasciando la Campania ed iniziando il lungo tratto montano attraverso la regione Basilicata. Il comune di Casaletto Spartano ed è un luogo che rivestiva un importante ruolo “strategico” sotto l’aspetto militare, in quanto si trova sul confine tra Campania e Basilicata, in quanto collegava l’approdo marittimo di Sapri con la più importante arteria stradale del sud Italia.
Tale aspetto fu subito colto dagli ingegneri dell’esercito francese, che tra il 1806 e il 1809, nell’ambito di una più ampia opera di fortificazione delle montagne circostanti ordinata dal barone di Desvernois, richiamato in Basilicata per debellare il crescente fenomeno del brigantaggio7 , costruirono il Fortino dinanzi al quale passerà Vienna Cammarota.
La nostra ambasciatrice attraverserà i borghi lucani e del Pollino anche calabrese, concludendo il cammino il 2 Aprile a Castrovillari”-