Agricoltura sarda da codice rosso. Centro Studi Agricoli invoca lo stato di emergenza agricola
Agricoltura sarda in codice rosso, ad aggravare la situazione la siccità che ha colpito l’intera isola.
Secondo Tore Piana, nei campi c’è un’autonomia per altri 45 giorni, poi il tracolloAg. In proposito, va sottolineato che mancano foraggi e mangimi, mentre l’erba non è cresciuta.La Regione dichiari lo stato di calamità e attivi le procedure d’emergenza, tempo scaduto. si pensi a una rimodulazione delle misure del psr sardegna e del pnrr. serve una revisione della politica sulla pac. csa chiede un provvedimento regionale d’urgenza per sbloccare le pratiche psr arretrate
La guerra non è solo ad Oriente, ma anche in Sardegna la situazione è destinata a diventare sempre più critica, sostiene Tore Piana, Presidente del Centro Studi Agricoli. Qui da noi non si combatte con armi o missili, bensì si combatte nei campi, una guerra silenziosa atta alla sopravvivenza delle aziende agricole. E’ Una lotta impari dove l’agricoltore Sardo, subisce l’aumento dei costi di Mangimi, concimi, energia elettrica, gasolio agricolo in modo passivo e in forma maggiore al resto d’Italia.
Preso atto che la Sardegna è un’isola al centro del Mediterraneo, dove per spostare merci, sia in entrata, sia in uscita, si devono affrontare costi superiori il doppio rispetto al resto dell’Italia, dove le produzioni agricole anziché creare reddito creano passività, che di giorno in giorno va accumulandosi, fino a rischiare il tracollo.
A queste enormi difficoltà, in Sardegna si deve aggiungere la ormai dichiarata siccità, nell’isola non piove da mesi, che fa scattare il codice rosso per l’agricoltura. Ad oggi ci sono scorte di foraggi, mangimi e pascoli per altri 45 giorni, fa presente Tore Piana, poi il baratro. Le produzioni di foraggi, grano, avena, orzo oramai sono fortemente compromesse e l’acqua scarseggia anche negli invasi Sardi.
Secondo i dati dell’agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, a tutto Febbraio 2022 i bacini Sardi, in alcune realtà, sono sulla soglia di pericolo per la poca acqua invasata. A tale riguardo, si rileva, in particolare, la situazione nel Nord dell’Isola. E’ una situazione dove il sistema idrico ” 3′ COGHINAS-MANNU-TEMO ” che comprende i bacini, (Monte Lerno, Muzzone, Casteldoria, Bidighinzu, Cuga e Temo) dichiarati a LIVELLO DI PERICOLO dal Piano di Gestione delle Crisi in funzione degli indicatori di Stato degli Invasi, con un volume di acqua invasato al Febbraio 2022 del 54,53% della loro capacità. Se si pensa che questi invasi sono utilizzati per scopi civili e agricoli, a venire penalizzata sarà sicuramente l’agricoltura.
“In queste situazioni, quindi, come Centro Studi Agricoli, lanciamo un forte appello alla Giunta Regionale e al Consiglio Regionale, affinché sia avviata la procedura per DICHIARARE LO STATO DI CALAMITA’ e si attivino con urgenza le misure di emergenza”. “Oggi stesso scriverò al Presidente della Regione, evidenziando la situazione e chiedo la deliberazione dello stato di Calamità e attivazione misura emergenza, dichiara Tore Piana”. Nel frattempo si dia immediata attivazione per garantire agli agricoltori Sardi l’approvvigionamento di Mangimi e di foraggi da altre regioni Italiane.
I mangimifici sardi, dal loro canto, stanno inviando lettere a tutti gli allevatori sardi, comunicando che le scorte di mangimi sono sufficienti per altri 45 giorni, poiché nessuno potrà garantire le forniture, tutto questo mentre nelle campagne scarseggiano i foraggi prodotti nella precedente stagione e l’erba quest’anno a causa della persistente siccità non è cresciuta.
Nel contempo la Regione, continua Tore Piana, pensi a una rimodulazione delle risorse del PSR Sardegna, destinando una parte di esse a misure EMERGENZIALI, inoltre si attivi con il Governo Nazionale, per chiedere di rimodulare le linee della PAC proiettando l’agricoltura non più a limitare le produzioni ma dando aiuti a chi produce (grano, mais, orzo, soia), cioè l’aiuto alla produzione con un contributo a Quintale prodotto. Altra misura, che chiediamo con urgenza, è un provvedimento straordinario, per sbloccare tutte le pratiche sul PSR e Sul Premio Unico ancora bloccate, conclude Tore Piana.