Consiglio comunale – Approvato il regolamento per il funzionamento della Consulta del terzo settore
Il Consiglio comunale di Oristano, su proposta dell’Assessore ai Servizi sociali Carmen Murru, ha approvato all’unanimità (19 voti a favore) il regolamento per il funzionamento della Consulta del Terzo Settore.“È noto a tutti quanto le associazioni abbiano inciso positivamente durante la pandemia e quanto lo stiano facendo oggi a favore dei profughi dall’Ucraina –
ha detto l’Assessore Murru -.
C’è dunque la necessità di istituire la consulta del terzo settore, organo che manca da diverso tempo, e di apportare alcune modifiche al regolamento esistente.
Tra le finalità che il regolamento fissa per l’organismo figurano le collaborazioni con altre consulte come quella dei giovani, promuovere iniziative per favorire i rapporti tra associazioni e pubblica amministrazione e la collaborazione tra le stesse associazioni”.
Il Presidente della Commissione servizi sociali Antonio Iatalese ha sottolineato come:
“l’idea di attivare la consulta del terzo settore sia nata durante la pandemia quando si è sentita l’esigenza di un organismo capace di coordinare l’attività delle associazioni.
Purtroppo il vecchio regolamento del 2009 non era più conforme e adatto alle nuove esigenze”.
Per Efisio Sanna (PD): “il regolamento serve al Comune, alle associazioni e alla città dove c’è una rete di associazionismo molto importante.
Lo si è visto non solo nell’ultimo periodo. Se non ci fosse il volontariato, questo paese, così come Oristano, sarebbe già crollato”.
“Abbiamo avuto modo di constatare l’importanza delle associazioni di volontariato nella vita della città – ha detto Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) -.
La collaborazione con gli uffici del Comune è stato un importante banco di prova per far fronte all’emergenza sanitaria.
Ma quando le teste sono tante è ovvio che serva un coordinamento e un regolamento per il suo funzionamento”.
Maria Obinu (PD):
“Nel terzo settore è in corso una riforma che ci impone di adeguare il nostro regolamento che è non solo è datato, ma necessita di un adeguamento che consenta un migliore funzionamento della consulta.
Il terzo settore è fondamentale per tenere in piedi il tessuto sociale del nostro paese. Con questo regolamento si vuole suggellare un patto tra l’amministrazione comunale e il terzo settore”.
Per il Sindaco Andrea Lutzu il “ringraziamento alle associazioni è non solo doveroso, ma sentito, per quanto hanno fatto negli ultimi 2 anni con la pandemia e per quanto stanno facendo oggi con l’emergenza profughi.
Senza di loro non avremmo ottenuto i risultati che abbiamo raggiunto”.
Con 12 voti contrari (consiglieri di maggioranza) e 7 a favore (la minoranza più Antonio Iatalese), il Consiglio comunale ha respinto la mozione urgente con la quale i consiglieri Sanna, Obinu e Federico chiedevano la revoca degli stalli a pagamento nella Via Segni.
La mozione è stata presentata da Efisio Sanna (PD):
“Sui 32 stalli a pagamento sulla via Segni, c’è poco da dire: è una scelta che non condividiamo e questa mozione è stata presentata per dare modo al Consiglio comunale di dire se ritiene che quei parcheggi siano utili o no.
Avrebbe avuto senso mettere stalli a pagamento nell’area di via Emilio Lussu a servizio degli uffici per garantire un ricambio di posti.
Peraltro non ci non risulta che esistano richieste di parcheggi a pagamento in quell’area da parte degli operatori economici e dei cittadini di quella zona.
Chiediamo dunque il ritiro del provvedimento e di offrire occasione di confronto sulla viabilità e il sistema dei parcheggi in quell’area”.
Per l’indipendente Francesco Federico “i parcheggi a pagamento sono nati per favorire la rotazione della disponibilità di posti nelle zone con scarsa disponibilità di posti auto.
Non ha senso ha metterli in via Segni dove questa esigenza non esiste”.
Antonio Iatalese (Fratelli d’Italia): “Io ritengo che quei parcheggi non abbiano alcun senso.
La funzione dei parcheggi a pagamento è garantire la rotazione dei parcheggi nelle zone commerciali.
Quella è una zona residenziale e da quando sono stati istituiti i parcheggia a pagamento non si vede l’ombra di una macchina e questo determina che il servizio non sia remunerativo per la società”.
Dura la replica del Sindaco Andrea Lutzu al consigliere Iatalese:
“In maggioranza erano stati presi degli accordi e gli accordi vanno rispettati. Io ascolto tutti, ma non sono disposto a fare il pagliaccio”.
Poi, rispondendo agli altri consiglieri, ha precisato:
“Non è vero che non abbiamo fatto niente in quell’area: dopo 40 anni la zona di via Segni è stata riqualificata, abbiamo rifatto marciapiedi, manto stradale e asfalto, forse si poteva fare di più, ma dire che non abbiamo fatto niente non è vero.
Chiedo di votare contro questa mozione per una serie di motivi: in tempi brevissimi apporteremo delle modifiche in tutta quella zona, compresa la riduzione del numero di stalli che ha avuto un risultato che non è stato pari alle attese, per noi, per l’azienda e per i cittadini.
Peraltro con la nuova circonvallazione si libereranno nuovi spazi per la sosta in altre aree vicine come via della Libertà”.
Il Sindaco ha poi annunciato alcune novità sul servizio dei parcheggi a pagamento che si sta implementando con l’inserimento delle targhe nelle colonnine, con gli avvisi di cortesia e con l’apertura dei parcheggi seminterrati di via Mariano IV”.
Ultimo argomento in discussione il piano di lottizzazione convenzionato in zona B*, via Alcide De Gasperi angolo via Leone XIII proposto dal Gruppo RUA SRL e EVM SRL.
Dopo l’illustrazione:
dell’Assessore all’Urbanistica Gianfranco Licheri, del Sindaco Andrea Lutzu, del Presidente della Commissione urbanistica Fulvio Deriu (Fratelli d’talia)
e gli interventi di:
Efisio Sanna (PD), Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia), Veronica Cabras (Riformatori), Andrea Riccio (Progres)
il consiglio ha respinto all’unanimità la delibera di adozione del piano di lottizzazione “perché la scelta della collocazione degli standard urbanistici di cessione, non soddisfa i criteri di opportunità e di tutela dell’interesse pubblico.
Infatti, valutata la presenza in prossimità del sito della scuola elementare, della chiesa di San Giuseppe, dei giardini di Viale Repubblica nonché del centro sportivo di Sa Rodia, vi è una reale e concreta esigenza di standard a parcheggi tale che l’interesse pubblico prevalga sull’interesse privato.
Tra le altre cose, valutato il fatto che gli standard sono tutti localizzati posteriormente ai corpi di fabbrica e non si affacciano sulla pubblica via, la proposta non può essere accolta.
Peraltro, questo Consiglio Comunale ha già in passato espresso la preferenza, ove possibile e conveniente per l’Amministrazione, di privilegiare l’acquisizione delle aree piuttosto che la monetizzazione”.