Iscrizioni aperte sino al prossimo 10 aprile, per poi cimentarsi in sella alle proprie mountain bike su tre distanze da 100, 200 e 300 chilometri, che i partecipanti potranno percorrere in modo agonistico oppure turistico.
La formula è sempre quella che tra avventura e sport, montagna e mare, ha sancito il successo nelle quattro edizioni precedenti: il percorso scelto non sarà segnalato e si dovrà scoprire inoltrandosi tra strade sterrate, mulattiere, sentieri, boschi di castagno, pascoli, leccete e praterie in quota, esclusivamente seguendo la traccia GPS che l’organizzazione consegnerà a tutti gli iscritti pochi giorni prima della partenza.
“Sin dal primo anno della manifestazione, nel 2017, abbiamo voluto coniugare l’amore per il nostro territorio e la Sardegna in generale, con la passione per la mountain bike – spiega Sebastiano Casula, presidente dell’ASD “Belvì Trail” ed ex sindaco del paese – e l’idea è sempre stata quella di un percorso che dalla montagna andasse a collegarsi con il mare. Il messaggio, sia in chiave sportiva che turistica e naturalistica è quello di valorizzare e far scoprire ai partecipanti tutte le zone della nostra isola in modo sostenibile. Il primo anno abbiamo puntato su Orrì, il secondo su Tertenia, il terzo su Porto Corallo, il quarto su Orosei e quest’anno sul capoluogo con la spiaggia del Poetto tappa finale prima del rientro a Belvì. Nel cagliaritano abbiamo tanti appassionati di mountain bike e la scelta di Cagliari non è stata casuale”. Soddisfazione che arriva anche dall’amministrazione comunale del capoluogo, attraverso le parole dell’assessore allo Sport del Comune di Cagliari: “Non possiamo che essere felici – sottolinea Andrea Floris – per il fatto che una manifestazione come questa, che da anni unisce sport e turismo essendo sempre in costante crescita come numero di partecipanti, abbia come punto di riferimento per l’edizione di quest’anno la città di Cagliari. Questo ponte sportivo tra centro Sardegna e capoluogo rappresenta un tassello importante tra le tante iniziative e collaborazioni che stiamo portando avanti a livello sportivo sia in campo professionistico che dilettantistico ed amatoriale”.
Anche quest’anno, aspetti tecnici, ricerca dei sentieri più suggestivi e migliore combinazione di percorsi sono organizzati dalla Sardinia Biking, società sarda di cicloturismo e mountain bike: “Abbiamo scelto di evitare quanto più possibile l’asfalto – dice il direttore sportivo, Amos Cardia – e oltre alla tappa cagliaritana tra Poetto e stagno di Molentargius l’altra grande novità è rappresentata dalla Marmilla tra ferrovia dismessa e antichi ponti in pietra. Abbiamo anche riconfermato il servizio di monitoraggio di ciascun partecipante tramite il dispositivo Sete Track che rivelerà, su una mappa ospitata in una apposita pagina web visibile a tutti, la posizione di ciascun atleta sul percorso. Un sistema utile sia per la sicurezza e sia per seguire da casa chi sta partecipando in forma agonistica”.